BARILLA: il gusto di mezzogiorno

Il prodotto pubblicizzato, la pasta Barilla, assume valori diversi, asseconda della specifica prospettiva di ogni personaggio protagonista della storia, con la quale la situazione è percepita.
La storia è molto semplice: un ragazzo invita a pranzo, all'improvviso, il suo allenatore di basket, un bel giovanotto americano.
I 4 personaggi in questione sono: l'allenatore americano; il fratello minore del ragazzo che lo invita a pranzo; la sorella maggiore; la madre.
Passiamo vedere in atto in questo spot tutti i 4 regimi discorsivi:
- Nel caso del fratello minore, la sua preoccupazione è che l'arrivo dell'americano venga a turbare le abitudini della famiglia, costringendolo a rinunciare al suo quotidiano piatto di pasta (ma la "pasta Barilla" rimetterà ogni cosa al suo posto): REGIME POSIZIONALE.
- Il giovane americano è un tipo pratico che tiene alla sua efficienza fisica: la "pasta Barilla" soddisferà le sue esigenze: REGIME CAUSALE.
- La sorella maggiore, attratta dall'aitante giovanotto, desidera affermare la sua identità tramite la preparazione del piatto di pasta Barilla, anche se rimane il segreto di chi veramente abbia preparato il pasto: REGIME PROSPETTICO.
- La madre è la vera padrona della situazione: riesce abilmente a conciliar il suo ruolo di madre (per il figlio più piccolo), di guida (per la figlia) e di blanda seduttrice (per il ragazzo americano). Il suo successo discende dalla capacità di capire il pensiero, i desideri e le attese di ciascuno e quindi di controllare le interazioni tra i rispettivi, differenti programmi narrativi: nella superiorità di questa figura materna vediamo la traccia della superiorità dell'ATTEGGIAMENTO MULTIPROSPETTICO.

NUTELLA: dal mito alla socializzazione
 
 
Protagonista è un ragazzo molto giovane, che dal suo appartamento sente giungere le voci e la musica di una festa; in un primo momento lo crediamo infastidito: infatti, dice "Fa che la finiscano!". Ma il vero significato della frase può essere colto soltanto quando una bella ragazza, più grande di lui, suona alla sua porta mostrando con gesto significativo un barattolo di Nutella vuoto. Il ragazzo esterna un'aria apparentemente indifferente, ma appena rientrato in casa, esplode in espressioni di grande contentezza. A questo punto si vede che il ragazzino non si era limitato ad auspicare l'evento, ma si era preparato da tempo riempiendo l'intero armadio della dispensa di decine di barattoli di Nutella nuovi.
Per il ragazzino è giunto il "grande giorno": quello di essere accolto dal gruppo dei grandi e poter ballare con la coinquilina da tempo ammirata.
Entrambi agiscono sulla base di una conoscenza di modelli collettivi: il ragazzino conosce le regole del vivere sociale e la ragazza sa che ci sono buone probabilità che un ragazzino di quella età sia un consumatore di Nutella.
La ragazza agisce in modo "conservativo", volto ad evitare cioè, che un evento imprevisto possa turbare l'ordine regolare delle cose e facendo così della Nutella un'immagine mitica e istituzionale: QUADRANTE POSIZIONALE.
Il ragazzino sa bene come inserire i diversi programmi d'azione l'uno nell'altro, intrecciandoli in modo da raggiungere i suoi personali, tramite l'azione degli altri soggetti con cui interagisce: QUADRANTE MULTIPROSPETTICO.
Da prodotto di mitico consumo individuale, la Nutella diventa così strumento di interazione e socializzazione.