I PADRI FONDATORI
La paternità della RM (Ricerca Motivazionale) è contesa da due persone: Ernest Dichter e Luis Cheskin.

ERNEST DICHTER è dottore in filosofia e direttore dell'"Institute for Motivational Research",
soprannominato anche "Mr Mass Motivation in persona".
E' nato a Vienna, dove si è dedicato per qualche tempo, ma non professionalmente, alla psicanalisi. Nel 1946 apre negli Stati Uniti un ufficio studi ed entro il 1956 aveva già condotte circa 500 inchieste.
Il suo quartier generale, si trova sulla cima di un'alta collina che guarda sul fiume Hudson: è una palazzina di pietra, di 30 camere, dove è facile vedere dei bambini immobili davanti a uno schermo televisivo. La stanza della TV ha degli spioncini ben dissimulati dietro i quali invisibili osservatori stanno appostati e dei magnetofoni, anche questi nascosti, che raccolgono i commenti entusiastici o spazientiti dei piccoli.
Il dr Dichter tiene uno "psico-schedario" di varie centinaia di famiglie dei dintorni, di cui sono state vagliate accuratamente tutte le componenti emozionali.
L'istituto sa esattamente quanto ciascuno di questi soggetti sia sicuro di sé, realistico o nevrastenico; e sperimentando su questi individui classificati i più svariati e sottili messaggi pubblicitari, l'istituto afferma di poter predire l'accoglienza che riceverà un dato prodotto da parte, per esempio degli ipocondriaci o degli arrivisti.
L'istituto pubblica un bollettino mensile"Motivations", che gli interessati possono procurarsi al prezzo di 100$ l'anno. Le tariffe variano secondo l'analisi richiesta: si va dalle poche centinaia di dollari per un semplice sondaggio sulla confezione di un prodotto, ad un massimo di 25000$ per una ricerca dettagliata e completa su tutto il problema della vendita.
Tra i suoi collaboratori fissi si contano oltre 25 specialisti, che comprendono psicologi, sociologi, antropologi.
Sono, o sono state, sue clienti ditte di prima grandezza come la General Foods, la General Mills, la Lever Brothers, l'American Airlines, la Carnation Company.
Il dr Dichter considera fondamentale l'importanza del fattore emotivo nelle vendite e afferma categoricamente che il prodotto non soltanto deve essere buono, ma deve esercitare una suggestione sui nostri sentimenti "annidati nei recessi della psiche"

LUIS CHESKIN è il direttore del "Color Research Institute" e della scuola di studi pubblicitari di Chigago.
Cheskin è il primo a riconoscere che il nome della sua ditta, Color Research Institute, nasconde una realtà ben diversa: in origine aveva effettivamente cominciato con lo studio dei colori, ma ben pesto si trovò in acque assai più profonde. Decise tuttavia di mantenere il nome originale per questo motivo: "Grazie al nome e alle nostre ricerche sui colori siamo in grado di condurre i nostri test a livello del subconscio".(Facendo circolare ad esempio, opuscoli sulla Scelta della tonalità per la vostra casa egli riesce, con opportuni stratagemmi, a far parlare la gente sugli argomenti che intende sondare).
La maggior parte del lavoro svolto dal suo istituto consiste nel determinare il potere di suggestione che hanno sul pubblico vari tipi di confezione.
"Ricorriamo ai metodi della psicanalisi", afferma Cheskin, e afferma che i 50 studiosi che collaborano con lui sono psicologi provetti.
Egli stesso è laureato in psicologia e ha seguito, all'università, un corso di psicanalisi.
Tra le ditte che hanno presentato ricorso ai suoi test sui colori vi sono la PHILIP MORRIS, la Procter & Gamble, la General Foods e General Mills.