Guglielmo D'occam considera il segno un mezzo che rinvia alla conoscenza di qualcosa d'altro, e, essendo convenzionale, può mutare nel tempo e nello spazio. Egli però teorizza anche un segno mentale o concetto, il quale non cambia ad arbitrio e significa naturalmente tutto ciò che significa .Per Occam ci sono tre tipi di segni: uno mentale che si ritrova nel rapporto diretto tra realtà e intelletto, mentre gli altri due, derivando dal primo, consistono del segno parlato e di quello scritto. Il concetto, definito intentio o passio, è un segno che deriva dalla conoscenza intuitiva delle cose. In quest'ottica la condizione necessaria per la verità di una proposizione è che soggetto e predicato rinviino alla stessa cosa reale