Con l'illuminismo lo studio della lingua viene ad acquistare una importanza maggiore rispetto ad altre discipline. Dalla lingua infatti si parte per conoscere il mondo. Per i tardi Illuministi inoltre le varie lingue, diverse nel tempo e nello spazio, diventano indicative per le varie mentalità e civiltà del mondo, per le varie concezioni della realtà. Per l'illuminista tedesco Herder i risultati teorici e pratici di una scienza dipendono essenzialmente dalle strutture linguistiche. Perciò Herder teorizzò la creazione di una particolare semiotica filosofica adatta all'accrescimento della conoscenza umana. Lambert dedica il terzo libro del suo Nuovo Organo proprio alla semiotica. Egli riprende la convinzione leibniziana della necessità di una mathesis universalis, un sistema di segni matematici che rendano possibile la deduzione in ogni campo dello scibile. La semiotica rappresenterebbe di fatti lo studio dell'influenza del linguaggio sulla conoscenza o meglio sulla possibile conoscenza.