Tribù
Astratte
Un popolo in MOVIMENTO
HOME->
Questa pagina è stata ripresa da Tribu Astratte http://digilander.libero.it/zootbast/index.htm
 

Le vie di Seattle

Caterina Coppola

"Un nuovo mondo è possibile" è stato lo slogan che da Seattle a Genova ha fatto da colonna sonora a tutte le campagne antiglobalizzazione. E sui metodi che permettono di portare avanti le istanze di cambiamento del cosiddetto popolo antagonista si è discusso e si discute tanto fuori e dentro il movimento, al di là delle piazze e degli appuntamenti istituzionali degli organismi internazionali più contestati, dal G8 al Wto. Perché, si sa, dalle piazze le immaggini che passano sono gli scontri, i feriti e le violenze, niente dibattiti, niente progetti politici e controproposte. Di campagne e iniziative, invece, i gruppi e le realtà che si riconoscono nella lotta antiglobalizzazione ne organizzano di continuo, in tutto il mondo. Dai contadini di Bovè in Francia, ai Sem Terra brasiliani, alla rete di Lilliput di casa nostra, a Wandana Shiva in India. Iniziative e campagne a tutti i livelli, locali e internazionali, con un unico leit motif: il pensiero glocal contro quello unico del potere costituito. E l'azione diretta. Dove, però, azione diretta, non per forza significa violenza e non si limita alle tensioni di piazza. Di azione diretta parlano anche i gruppi pacifisti ( tutte le associazione che aderiscono alla Rete di Lilliput, ad esempio) e il riferimento è a tutte quelle iniziative che, in un modo o nell'altro provano ad intaccare il processo di mondializzazione dell'econimia e del pensiero con proposte concrete. In quest'ottica diventa azione diretta anche il Buy Nothing Day, una sorta di giornata contro il consumismo sfrenato a cui si risponde semplicemente non comprando niente. "Una volta si comprava quello che serviva per vivere - recita il documento scritto per lanciare la campagna (www.adbusters.org) - adesso, che non abbiamo bisogno di niente, compriamo per altre ragioni, per passatempo, per impressionare gli altri, per riempire un vuoto. Appena il 20% della popolazione mondiale usa l'80% delle risorse naturali della Terra. Il nostro consumismo sta uccidendo il pianeta". Il Buy Nothng Day, quindi, vuole far riflettere sul modo di comprare e sugli effetti che produce. "Scopri il potere che hai da consumatore - continua il documento - per cambiare i processi economici". Le campagne di boicottaggio poi sono le più note e le più pubblicizzate. La Nestlè, la Nike, la Monsanto, McDonald's e la Danone, sono tra le grandi multinazionali più prese di mira dagli antagonisti di tutto il mondo. Per ragioni diverse, ma sempre legate alla logica dello sviluppo sostenibile contro il mercato selvaggio. Di iniziative contro McDonald's ad esempio, i contestatori ne organizzano di tutti i genere. Una delle più famose è "McNudo", libretto di appena 48 pagine al prezzo di sole 2000 lire, in cui si svelano tutte le tecniche pubblicitarie e i metodi di produzione del cibo in vendita nei fast food della catena. In occasione dell'inaugurazione del punto di Trento, poi, alcuni volontari di associazioni tra cui Tam Tam per Korogocho, Italia Cuba, Tremembè e Unimondo, hanno diffuso volantini contro la catena di fast food e hanno distribuito documenti anche nelle scuole dando origine a dibattiti e discussioni tra studenti e professori. Strettamente legate alla questione alimentari, poi, ci sono le inizaitive di promozione dei prodotti locali e biologici contro, oltre McDonald's, gli organismi geneticamente modificati e i cibi trasgenici. A Modica, qualche settimana fa l'apertura di una McDonald's ha scatenato le reazioni delle associazioni locali che hanno organizzato una degustazione di pecorino locale e altri prodotti tipici. Un confronto senza storia: il formaggio fresco contro l'hamburger in serie. Resistenza ai Frankenfood ed alla Biopirateria ha lanciato, invece, la Campagna Comune Antitransgenico alla quale hanno aderito già 89 amministrazioni locali italiane tra cui Roma, Genova, la regione Toscana, la Provincia di La Spezia, Gorizia e tanti altri. Non solo piazze e scontri, insomma. Il tentativo è quello di andare oltre la contestazione urlata proponendo un'alternativa concreta alla globalizzazione e al libero mercato.

LE INIZIATIVE IN RETE

home page

index [no. zero]

 

 


in rete

Buy nothing
Boicottaggio Ogm
Rete Lilliput
Ecn.org
Amnesty
No Logo
Indymedia Italia
Indymedia.org
Radio Sherwood
Unimond
o