INTERNET, GLI HACKER SONO GIÀ STORIA

 

ROMA, 24 MAGGIO - Per la prima volta la storia dei crimini informatici viene ricostruita dalle origini, a partire dai ''pionieristici'' phone phreak, antenati dei moderni pirati informatici e specializzati nel furto di codici telefonici per chiamate a lunga distanza. E' una storia singolare, che arriva fino ai recentissimi virus che si diffondono tramite Internet e che parallelamente ricostruisce origini ed evoluzione della sicurezza informatica. A ricostruirla è uno dei maggiori
esperti di sicurezza informatica in Italia, Fulvio Berghella, nel libro ''Misure di sicurezza per la privacy in aziendà' (Buffetti editore-Edicred, 265 pagine, 50.000 lire).


Organizzato in quattro sezioni, il libro non si limita ad offrire una ricostruzione storica ad opera di un protagonista della lotta al computer crime, i dati più recenti sulla diffusione dei virus in Italia e nel mondo, l'entità e la geografia dei danni prodotti dai pirati della rete, lo scenario internazionale. Si propone infatti come un vademecum per la sicurezza informatica a disposizione di privati aziende, fornendo informazioni sulle leggi in materia di sicurezza e tutela dei dati personali, raccolte anche in un dischetto allegato al libro.Ecco le principali tappe della storia dei reati informatici:


- fine anni '70: da una frangia del movimento degli hippie nasce lo Youth International Party, che diffonde in un bollettino tecniche di pirateria telefonica: sono i phone phreak. Nel 1983 la sede del movimento viene distrutta e il sistema rubato.
- 1980: nascono i BBS underground, che in 28 Paesi mettono in circolazione elenchi con oltre 2.000 BBS pirata. In questi circuiti sono diffusi trattati come ''The Terrorist Handbook'', con formule per preparare esplosivi, informazioni di tipo informatico e telematico, elenchi di codici di ingresso in
grandi elaboratori, virus.
- 1981: in Germania nasce il Chaos Computer Club, che diventa il punto di riferimento della pirateria informatica in Europa.
- 1982: gli hacker riuniti sul BBS americano 414 Private penetrano nei computer militari di Los Alamos e in quelli dello Sloan Kettering Cancer center.
- 1986-1987: gli hacker del Chaos Computer Club penetrano più volte nei computer della Nasa accedendo a 134 sistemi e sottosistemi.


- 1986: la polizia di Washington scopre un traffico di dati fra gli Stati Uniti e i servizi segreti dell'Est, tramite il Chaos Computer Club. Questo si serviva di un BBS chiamato Althos Chat.a Parigi viene arrestato uno dei leader del Chaos Computer Club, Steffen Wernery. In risposta gli hacker organizzano attentati dimostrativi, con intrusioni in computer di banche, centrali nucleari, reti postali.
- 1987: prime due epidemie internazionali dovute a virus, partite da India e Israele.
- 1989: primo congresso mondiale degli hacker, organizzato ad Amburgo dal Chaos Computer Club.
- 1990: si diffonde dagli Usa l'Aids virus. Negli anni seguenti si diffondono notevolmente le tecniche di scrittura dei virus, soprattutto dopo la creazione in Bulgaria di una banca dati specializzata nello scambio dei virus, the Virus Exchange BBS.
- 1990: prime grandi operazioni di polizia contro i crimini informatici negli Usa, con centinaia di arresti.
- 1992: prima operazione contro i crimini informatici in Italia, chiamata Hacher's Hunter.
- 1994: viene scoperto Immortal Riot (rivolta immortale) un coordinamento internazionale per la creazione di virus che aveva dato vita anche alla rivista clandestina Insane Reality.
- 1994: compaiono i programmi per la scrittura automatica dei virus, come il VCL (Virus Creation Laboratory).
- 1995: operazione di polizia Ice Trap.
- 1997: compaiono i primi virus diffusi su Internet, tramite la posta elettronica