CULTURE JAMMER'S NETWORK     

CULTURE JAMMING

                   É una rete globale composta di artisti, scrittori, insegnanti, studenti, pubblicitari e imprenditori che appoggia il nuovo movimento attivista sociale. Emettere segnali di disturbo nel nuovo panorama mondiale rappresenta il nuovo disturbo. Rinnovano i vecchi paradigmi della cultura consumista e dissolvono gli archetipi della devastazione mentale e disturbano i venditori della cultura di massa.  L' obiettivo è quello di introdurre una via alternativa dell'uso della tecnologia e di incoraggiare la responsabilità sociale. Il sito di ADBUSTER quartier generale dei culture jammer, usa i temi della pubblicità popolare e li ritratta in modo da trasformare la loro potente struttura nascosta in modo aspro e pungente, anche se ora per molti appartenenti ADBUSTER è diventato un prodotto troppo popolare per godere ancora della consacrazione degli attivisti che lo consideravano prima come il loro cuore. La contraffazione di annunci pubblicitari è diventata lo strumento ideale di condanna delle società multinazionali, tuttavia molti culture jammers sono considerati dei gruppi di estremisti. La difficoltà di questa organizzazione è la sua presenza solo su alcuni media e non sui principali ed inoltre la sua scarsa fama tra la gente comune che non ne capisce gli scopi. Rodriguez de Gerada è largamente riconosciuto come uno dei fondatori più capaci e crativi della cosiddetta "interferenza culturale" o culture jamming, pratica che consiste nel parodiare annunci pubblicitari e nel deturpare i cartelloni per alterarne drasticamente il messaggio.  I "sabotatori" (jammer) partono dal presupposto che tutti hanno diritto a rispondere  a immagini che non hanno mai chiesto di vedere, dato che le strade sono spazi pubblici e dato che la maggior parte dei cittadini non può permettersi di controbattere ai messaggi lanciati dalle aziende con degli annunci propri. Rodriguez de Gerada lavora ad esempio sui cartelloni che pubblicizzano tabacco e liquori, nei quartieri poveri. Lui dice che i modelli ritratti nei cartelloni vanno sempre in barca a vela, sciano o giocano a golf  e rendono i prodotti cos accattivanti, che i ragazzi imprigionati nel ghetto non vedono l'ora di andarsene e sono disposti a tutto per farlo.