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La nuova comunicazione interattiva

e l’antagonismo in Italia

 

di T.Tozzi, S. Sansavini, Ferry Byte e A. Di Corinto

(Strano Network, Firenze)

 

indice

con la collaborazione di Avana (Roma), Decoder (Milano), Lamer Xterminator BBS (Bologna),

Luther Blisset, Senza Confini BBS (Macerata), Zero BBS (Torino),

F. Innocenti e M. Tognoni (corso di  “Mass Media”, Accademia di Belle Arti,  Carrara)

 

(Questo testo è libero da copyright solo per un uso non commerciale e a sua volta no copyright.

Un suo utilizzo va comunque fatto in modo integrale e citandone la fonte.

Si prega in ogni caso di informare gli autori prima dell'utilizzo)

 

 

Questo testo non presenta per scelta nomi di singoli soggetti, ma solo di gruppi o situazioni.

 

Questo articolo è il tentativo di descrivere gli effetti che in Italia sono stati prodotti dall’incontro da una parte della tecnologia telematica e dall’altra dei valori dell’uguaglianza, dell’autonomia e della cooperazione. è il tentativo quindi di descrivere la parte “italiana” di un “nuovo soggetto globale” emergente dai continui interscambi tra differenti componenti sociali. Un nuovo soggetto che trova e crea nella telematica nuove forme dell’agire sociale e politico.

 

Nella seconda metà degli anni ‘70 e negli anni ‘80 in Italia si assiste alla nascita di due forme sociali di protesta distinte ma con continui interscambi e confronti.

La prima è identificabile nel movimento dell’autonomia e del Coordinamento Antinucleare e Antimperialista; ha le sue radici nell’antagonismo e nel conflitto con le istituzioni politiche ed economiche. Tale area raccoglie buona parte delle realtà di movimento in Italia e di molti centri sociali.

La seconda la si può identificare nel movimento punk (e intorno ad esso una rete di fanzine e di spazi alternativi autogestiti); in esperienze artistiche individuali e collettive collegate a pratiche di strada (graffitismo e altro), di protesta, sociali e no profit; nel settore della mail art dove si sviluppa il concetto del “fare network”. Tale seconda area trova il suo campo d’azione nei settori delle contro-culture musicali, artistiche e nella sperimentazione di nuovi linguaggi della comunicazione. Questo secondo soggetto evolve in modo totalmente frammentato e spontaneo, senza riconoscersi in strutture o circuiti predeterminati.

è intorno ad entrambe le “zone” che si sperimentano le prime forme di uso sociale dei media tecnologici, la creazione di “comunità virtuali” e di relazioni rizomatiche. Tali pratiche oscillano tra la strategia del conflitto e la sperimentazione di nuovi linguaggi della comunicazione sottraendosi alle forme coercitive dell’establishment istituzionale.

Tali zone trovano terreno comune nel rifiuto del “Nuovo Ordine Mondiale” e in esso del modo in cui vengono pilotate le trasformazioni sociali, economiche e politiche. Nel rifiuto di un uso dei nuovi saperi tecnologici (vedi la telematica) che tende a mantenere una struttura sociale gerarchica, privilegiando gli interessi di un’elité a discapito di ogni potenzialità egualitaria insita nei nuovi mezzi di comunicazione.

Quella che segue è dunque da una parte la storia di sperimentazioni e proposte di nuovi modi di uso sociale della telematica e dall’altra delle risposte istituzionali che cercano di frenarne i caratteri innovativi. è infine la storia di come in Italia si sia giunti a una forma di aggregazione che può essere riconosciuta come un nuovo soggetto sociale in grado di proporre nuovi modelli culturali, economici e giuridici.

Sebbene le componenti sociali siano molto più complesse e differenziate, la storia del nuovo soggetto telematico in Italia corrisponde essenzialmente alla storia di due reti telematiche italiane: l’European Counter Network (E.C.N.) e la Cybernet. In realtà a fianco ad esse coesistono altre reti, come ad esempio la Peacelink, o movimenti culturali che per la brevità richiesta dall’articolo non possono essere elencate. Quella che segue è dunque una consapevole visione parziale di un fenomeno più complesso e comunque difficilmente descrivibile attraverso il solo uso della parola scritta.

 

La storia della telematica antagonista in Italia che segue è simultaneamente anche una storia dell'arte telematica italiana. Ciò significa che per parlare di arte non si deve essere costretti a parlare di atti che si presentano come arte, altrimenti si cade in una confusione che sembra essere latente nel modo in cui viene usata l'etichetta “net art”.

Se ad esempio una delle caratteristiche del'opera d'arte in rete è l'operare collettivamente, il costruire relazioni, ecc, il descrivere quelle situazioni di movimento che hanno diffuso tale attitudine coevolutiva equivale al descrivere dei lavori artistici.

 

 

LEGENDA DEI PRINCIPALI DIRITTI CORRELATI ALL’USO DEI NUOVI MEDIA

 

Si è cercato di connotare alcuni eventi della seguente cronistoria rispetto a uno, o più, dei diritti descritti di seguito. Siamo comunque consapevoli che
spesso i "confini" tra un diritto digitale e l'altro sono sottili, le aree interessate da uno si incrociano e si sovrappongono a quelle di un altro, ciò è dovuto a due fattori, il primo è intrinseco nello strumento
della classificazione schematica che per sua natura non è flessibile e quindi tende a tralasciare le
sfumature, e il secondo è dovuto alla stretta interconnessione tra i diritti digitali che costituiscono un
blocco unico di rivendicazioni, legate in modo tale che è difficile pensare di poter ottenere dei risultati combattendo battaglie separate su questi temi, infatti proprio in questo sostenersi a vicenda per costruire un discorso unico sta la loro forza.

 

Il diritto d'accesso si divide in diversi piani:,.

Poi c'è il problema concreto dei costi del materiale e delle connessioni. Sotto questo aspetto devono essere garantiti alcuni requisiti  ad ognuno per poter parlare di reale diritto d’accesso:

á         Possibilità di acquisire l’hardware necessario per utilizzare gli strumenti della comunicazione digitale;

á         Accesso a connessioni che permettano effettivamente di accedere a tutta l’informazione esistente in rete e di poter comunicare con tutti coloro che utilizzano la rete senza essere penalizzati da una connessione lenta o da una limitazione all’accesso delle risorse in rete

á         Disponibilità di software per l’accesso a tutte le risorse presenti in rete

á         Accesso alla formazione necessaria per riuscire a sfruttare tutte le risorse degli strumenti della comunicazione digitale. Per diritto alla formazione si intende la necessità di corsi e iniziative
che alzino il livello di alfabetizzazione informatica in quanto la conoscenza di questi mezzi sta
diventando una discriminante sia per quanto riguarda le comunicazioni e l'accesso alle informazioni che all'ingresso nel mondo del lavoro. Se continuerà la tendenza in atto a fornire software sempre più "amichevoli" senza dare agli utenti la possibilità di comprenderli, invece di essere noi ad usarli nel
modo che più ci è comodo per i nostri scopi saremo costretti a subirli e ad organizzare la nostra vita in base al loro standard di programmazione. Deve essere garantita anche la possibilità, attraverso una consona formazione, di conoscere e scrivere software che non limitino o comunque controllino l'agire in rete

Inoltre dovrà essere risolto il problema tecnico delle tipologie d'interfaccia, che garantiscano un’accessibilità reale ad ognuno senza penalizzazioni derivanti dal ceto, dalla razza, dal sesso, da handicap od altro.

Infine quello diciamo ideologico che riguarda il modo in cui noi pensiamo la rete quindi la possibilità  di autogestirla da parte di coloro che effettivamente la utilizzano per comunicare in maniera paritaria fra simili senza dover soggiacere alle scelte calate dall’alto dei potentati economici e politici.

Il diritto alla privacy e all'anonimato sono stati accorpati, anche se meriterebbero ognuno la propria
autonomia, in nome della classificazione di cui sopra.

Privacy: Viene considerata tale, nel diritto anglosassone, il diritto di essere lasciati soli. Con l’avvento della rete, o comunque di altri strumenti della tecnologia informatica, tale diritto viene sempre più spesso negato ogni volta che usiamo una tessera magnetica, bancomat, carta di credito, codice fiscale, patente o tessera del supermercato, ogni volta che entriamo in Internet, ogni volta che abbiamo a che fare con gli uffici pubblici è ormai una realtà (si è modificato infatti il sistema di  riferimento di questo concetto finora legato al concetto di casa e di tranquillità domestica.. Dobbiamo quindi avere a disposizione strumenti per proteggerci da tali intrusioni nella nostra vita, come adeguati  sistemi di crittazione, (perché le imprese possono rivendicare il diritto a proteggere i propri dati mentre il singolo cittadino deve essere trasparente e non ha lo stesso diritto?)

Anonimato: dietro la negazione di questo diritto che dovrebbe essere scontato si nasconde un'atteggiamento poliziesco, i dati personali dovrebbero essere richiesti solo in caso di reato o almeno di ipotesi di reato, non in anticipo come precauzione verso quanti potrebbero, forse, nascondersi per compiere chissà quali delitti. Per questo bisogna difendere l’uso dei propri dati attraverso  anonymous remailers, siti anonimizzanti, crittazione a  doppia chiave pubblica etc.

Il diritto alla copia: questa rivendicazione coinvolge direttamente la libertà d'informazione e
d'espressione, la prima perché le leggi sul copyright e sui brevetti legano  direttamente la circolazione di notizie e
scoperte a criteri di ritorno economico e la seconda è conseguente perché limitando la circolazione di informazioni soprattutto nel caso della scrittura software si limita la possibilità stessa di conoscere i media che utilizziamo per esprimerci. La battaglia contro il copyright inoltre è molto complessa perché il raggio d'azione di queste leggi spazia dalla musica all'editoria, fino a temi vitali come le biotecnologie alimentari e farmaceutiche.

Il diritto all’informazione: non devono più ripetersi episodi  tentati o effettivamente realizzati di censura in rete sia che essi vengano da organi istituzionali che da potentati economici o da privati come i provider. Il mezzo digitale dovrebbe diventare un media libero da ogni controllo in modo da gestire il sapere ognuno con la propria responsabilità individuale. Dovrebbe inoltre essere garantito sia l’accesso a una molteplicità di fonti informative sia la possibilità di generare nuove fonti senza limitazioni di sorta e quindi garantire la libertà di espressione.

 

Il diritto alla cooperazione: riguarda una concezione di rete basata su rapporti di modello rizomatico e di interscambio orizzontale. Un modo di vedere nei nuovi mezzi la possibilità di realizzare questo tipo di comunicazione che porterebbe ad accrescere le conoscenze collettive, e quindi la cultura di ognuno.

 

 

CRONISTORIA

 

Metà anni ’80 Intorno alla metà degli anni ottanta il futuro nucleo di Decoder inizia le prime riunioni in cui si ipotizza un uso sociale delle reti telematiche.

1985 Prime proposte tra gruppi e collettivi antagonisti in Italia (un gruppo informale all’interno del “Centro di Comunicazione Antagonista” di Firenze, “Vuoto a Perdere” di Roma, “Radio Onda Rossa” di Roma e altri) di creazione di una rete telematica antagonista. Le proposte vengono considerate ancora premature per l’attuale situazione italiana. L’obbiettivo è quello di creare uno scambio di materiali antagonisti attraverso il mezzo telematico.

1986-89 il gruppo di Decoder viene in contatto con il nodo milanese della rete Fidonet (con cui partono le prime ipotesi di un’area “Cyberpunk” interna alla Fidonet). Nascono anche i contatti con realtà ed esperienze europee (Vague, Chaos Computer Club, Enciclopedya Psycadelica, e altre) attraverso le quali verranno a conoscenza dell’esperienza del meeting di hacker “Icata 89”, i cui “principi etici” saranno in seguito inseriti nell’antologia “Cyberpunk”.

1988-89 La redazione di Decoder fa un lungo tour nell'Italia del nord per confrontarsi con le realtà politiche circa il modello rizmatico da implementare nella rete. Purtroppo l'ipotesi di una unica rete non riuscirà ad affermarsi.

1988 All’interno di un preesistente circuito di dibattito antagonista europeo il gruppo danese “TV Stop” propone di creare una rete telematica antagonista europea (quella che sarà in seguito l’European Counter Network), con l’obbiettivo di collegare e distribuire materiali antagonisti attraverso il mezzo telematico. La proposta ha come referenti altri gruppi in Francia, Inghilterra (Class War), Germania (gli Autonomen, alcuni gruppi di occupanti di case ad Amburgo e Berlino, Radio Dreickland a Freiburg al confine con la Svizzera), Italia (l’area che faceva riferimento al Coordinamento Nazionale Antinucleare e Antiimperialista). Viene scelto “Remote Access” come software da utilizzare. Viene deciso di procedere strutturando da prima le singole reti nazionali e quando esse saranno pronte federarle tra loro.

1989 Cessano le riunioni internazionali dell’area E.C.N. e iniziano i collegamenti sperimentali in Italia (attraverso l’uso del software “Telix”).

1989 Subito prima che nelle scuole e nelle università divampi il “movimento della Pantera”, vengono organizzati in modo sempre più frequente seminari (a Livorno al Gozzilla, a settembre al Leoncavallo di Milano, a settembre a Roma in case occupate di S. Lorenzo dove si discute della rete telematica E.C.N., a ottobre a Pisa (???) e a dicembre a Bologna (???) dove si propone la nascita di una Rete Telematica Alternativa. Durante questi incontri si confrontano due differenti modi di intendere la telematica: da una parte l’area E.C.N. che per il momento considera la telematica come semplice mezzo a disposizione del fare politico; dall’altra un’area più variegata (tra cui elementi di: Decoder, la futura Avana BBS di Roma, La Cayenna di Feltre, e altri) che intravede nella telematica stessa una nuova modalità rizomatica del comunicare e una nuova frontiera dell'agire umano.

1990 Nascono in Italia i primi nodi europei dell’E.C.N.: Padova, Bologna, Roma, Milano. Al loro interno vengono configurate quasi esclusivamente delle aree file utilizzate per lo scambio dei materiali antagonisti e solo poche aree “echomail” (messaggi) per un esclusivo uso di coordinamento.

1990 luglio Durante il Festival di Sant’Arcangelo di Romagna, in un seminario organizzato da Decoder, viene presentata l'Antologia Cyberpunk, ShaKe Ed., che diventerà il testo seminale del movimento. Il movimento “cyberpunk” italiano viene riconosciuto pubblicamente come possibile nuovo soggetto sociale.

1990 dicembre Nasce “Hacker Art BBS”, banca dati telematica artistica autogestita.

1991 gennaio Nasce Senza confine BBS in coordinamento con l'omonima associazione di Roma fondata da un eurodeputato di Democrazia Proletaria che ha come obiettivi la difesa civile e legale degli extracomunitari. Nasce con aree messaggi e aree files dedicate proprio a questi temi. Nel 1991 entra a far parte della rete telematica P-Net, sostanzialmente una rete amatoriale nella norma ma con simpatie verso il movimento cyberpunk. Al momento della chiusura dell'area cyberpunk sulla rete Fidonet Senza confine BBS si offre per veicolare tale area attraverso i vari nodi della rete sparsi un po' per tutta Italia. Questo avviene fino all'incontro di Firenze in cui si deciderà la creazione di una rete autonoma (Cybernet) con gateway aperti verso tutte quelle reti che ne facessero richiesta. Si arriva così a creare gateway sia con la rete P-Net che con la rete ECN per quanto riguarda le aree veicolate dalla rete Cybernet. Durante il famoso “crackdown” del 1994 Senza confine BBS è l'unica BBS nelle Marche a non essere sequestrata e diventa un punto di riferimento per tutta la comunità telematica della regione.

1991 marzo Durante la 3 giorni “INK 3D” nello spazio occupato Isola nel Kantiere a Bologna, viene presentata la nascita dell’area messaggi telematici “Cyberpunk”, ospitata da un gruppo di sysop della rete telematica amatoriale Fidonet coordinati dal sysop di Fido Milano. Durante l' INK 3d a Bologna apre l'area cyberpunk anche all' interno della bbs Fidonet chiamata Arci BBS, area chiusa 2 giorni più tardi dai gestori della bbs stessa dopo un articolo pubblicato sulle pagine bolognesi del giornale "La Repubblica" che associava l'area cyberpunk alla pirateria informatica.

1991 aprile Nasce a Bologna Lamer Xterminator BBS una bbs facente parte della neonata cyberpunk, ma totalmente svincolata ed indipendente da Fidonet. Non sfruttando la rete Fido, si prendevano i messaggi direttamente dalla bbs milanese, con alti costi, nell'attesa di riuscire a creare un network totalmente indipendente da Fidonet, ma questo non avvenne e lamer bbs  morì per problemi economici un'anno più tardi.  Proseguono invece  fino al 1994 le attività del gruppo Lamer Xterm Lab con l'obiettivo di rendere la tecnologia accessibile a tutti. Come risultato, in 3 anni di attività sono stati svolti 150 corsi e seminari di informatizzazione a vari livelli, tutti a  prezzo politico, svolti nell'ambiente underground bolognese.

1991 giugno “International meeting” a Venezia (gli atti sono pubblicati lo stesso anno dalla Calusca Edizioni di Padova). In tale occasione circa 2000 tra soggetti e realtà collettive nazionali e internazionali si incontrarono per tre giorni per discutere e confrontare nuove forme dell’antagonismo di fronte a ciò che si configurava come “Nuovo Ordine Mondiale”. Una sezione specifica era dedicata alle nuove forme di comunicazione telematiche. Tale sezione è principalmente orientata verso i progetti della rete E.C.N., ma oltre ai numerosi nodi di tale rete vi partecipano tra gli altri il Caos Computer Club di Amburgo, Radio Onda Rossa, Link e Zerberus da Vienna, Decoder, Amen; inoltre interventi su Internet, Bitnet, Infonet e su Peace-Net.

1991 estate L’E.C.N. inizia a far circolare al suo interno alcuni dei materiali dell’area telematica “cyberpunk”.

1991 luglio All’interno del Festival di Santarcangelo dei Teatri il gruppo Shake - Decoder organizza la rassegna “Tutta la tecnologia al popolo & seminari inter/attivi”. Il seminario internazionale “Inter-azione” vuole affrontare il tema dell’interattività nei media, la necessità di una comunicazione orizzontale e per realizzare ciò la creazione di laboratori per l’alfabetizzazione e diffusione di tecnologie informatiche e telematiche a basso costo.

1991 Relazioni annuali dei servizi segreti e del Ministero degli Interni sulla telematica antagonista.

1991 I nodi E.C.N. si riuniscono in rete fido compatibile con il numero di zona “45”e di regione “1917”. Da ed a tale rete dipartono e giungono materiali digitali da bbs e realtà antagoniste di tutto il mondo, ma solo in Italia esiste un circuito antagonista di BBS unito in rete.

1991-96 La rete E.C.N. tende a cercare di coinvolgere al suo interno realtà che non usano mezzi digitali ponendosi quindi l’obbiettivo di convertire in formato digitale i documenti da essi prodotti. La rete cerca quindi di unire attraverso il mezzo telematico ogni realtà di movimento. In questo senso i suoi obbiettivi si modificano coinvolgendo quelli del movimento in generale e non unicamente quelli del Coordinamento Nazionale Antinucleare e Antiimperialista. Tra il 1991 e il 1992 i nodi ECN iniziano a realizzare fanzine o giornali che riportano sul mezzo cartaceo quelle notizie che circolavano esclusivamente nel mezzo telematico. Dal 1993-94 inizia a prendere corpo l’idea di una rete che non sia solo una struttura di servizio di distribuzione, ma che diventi essa stessa un nuovo soggetto sociale e politico.

1992 giugno La forza del movimento cyberpunk trova uno sbocco mediatico riuscendo a ottenere una trasmissione televisiva autogestita nel programma Mixer della RAI.

1992 giugno Apertura della collana Interzone di Feltrinelli.

1992 estate L’area messaggi telematici “Cyberpunk” viene chiusa in base a una decisione dei vertici della rete Fidonet, noncuranti di quelle che fossero le esigenze dell’utenza. Tale chiusura ribadisce le evidenti differenze di intenti tra l’area cyberpunk e i vertici di tale rete. Tra i fattori scatenanti vi è comunque anche la visita dalla Digos al sysop del nodo Fidonet che che ospitava l'area.

1992 dicembre Legge 518 sul copyright. Tale legge diventa motivo di conflitto con una gestione istituzionale della telematica che favorisce e protegge ristretti gruppi di interesse scavalcando gli interessi dei cittadini.

1993 gennaio Nasce la rete telematica “Cybernet Hub nazionale è “Senza Confine BBS” (Macerata); gli altri tre nodi saranno inizialmente “Hacker Art BBS” Firenze, Decoder BBS di Milano (che nasce in tale occasione) e Bits Against the Empire BBS (Trento). Entro il 1995 i nodi diventano circa una quarantina, sparsi un po’ ovunque nel territorio nazionale, con una media di circa 300 utenti per ogni bbs ma con punte anche di 800-1000 utenti in Decoder BBS e di 5.000 in Virtual Town TV. A differenza dell’E.C.N. la Cybernet si propone con un modello di rete “aperta” con aree messaggi in cui chiunque può sia leggere che scrivere. Al suo interno saranno portati avanti e discussi le proposte di rete telematica di tipo rizomatico per superare la struttura gerarchica del modello fidocompatibile (che raggiungeranno nel progetto “Gaia”, un progetto di rete telematica basata su principi tecnici di autoorganizzazione, una formulazione estremamente dettagliata) postulando un diritto a comunicare telematicamente senza barriere riconosciuto ad ogni cittadino del mondo. Il modello proposto servirà di esempio per le discussioni future sie interne all’area E.C.N. che alle future reti civiche e provider Internet.

1993 aprile Nasce Strano Network a Firenze.

1993 primavera Esce "No copyright, nuovi diritti nel 2000", ShaKe, a cura del gruppo di Decoder che costituirà le basi teoriche per una risposta politica alla legge 518 sul copyright.

1993 ottobre “Immaginario tecnologico di fine millennio” a cura della Libreria Calusca a Padova. Nuovo importante momento di confronto tra le varie realtà telematiche italiane.

1993 dicembre Legge Conso 547. Tale legge prevede una regolamentazione dei crimini informatici ed è il preludio per l’Italian Crackdown.

1994 maggio Viene effettuato quello che sarà definito l’Italian Crackdown: una serie di sequestri alla ricerca solo di software copiato che porteranno alla chiusura temporanea di circa 150 BBS italiane soprattutto delle reti Fidonet e Peacelink.

1994 giugno(?) Incontro organizzato da "Informatica per la democrazia" alla Casa della Cultura di Roma. Si è parlato delle leggi per la tutela del software e sui crimini informati giudicandole illiberali e potenzialmente pericolose per le reti telematiche viste le applicazioni della magistratura (pesaro, milano, roma), sicuramente un attacco alla libertà di espressione.

1994 (???) Nasce la Rete Civica di Bologna che fornisce gratuitamente la posta elettronica Internet ad ogni cittadino di Bologna.

1994 ottobre Nasce Virtual Town TV BBS (ex Hacker Art BBS). VTTV usa un nuovo software First Class con la cui versione UUCP è in grado di fornire la posta elettronica Internet gratuitatemente ai propri utenti, un’interfaccia grafica a icone e la possibilità di fare chat multipli (5 linee contemporanee).

1994 Dicembre “PsycoSurf & MediaTrips”, al CSOA Forte Prenestino con presentazione della nascita del gruppo Avana (Avvisi Ai Naviganti) e di Avana BBS. Tra quelle che saranno le future attività del gruppo Avana figurano: corsi di alfabetizzazione (internet, videoscrittura, sistemi free, ecc.); impegno in democrazia elettronica (rete civica romana); installazione multimediali; riflessione su “reddito di cittadinanza” e “impresa politica”.

1994 Diverse soggettività in italia ed europa cominciano a usare il nome multiplo Luther Blissett per firmare le proprie azioni.

1994 Beffa di Luther Blissett alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?" che si mette sulle tracce di un inesistente Harry Kipper.

1995 febbraio “Diritto alla comunicazione nello scenario di fine millennio”, organizzato da “Strano Network” al Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato. In tale convegno per la prima volta si incontrarono una ventina di reti telematiche amatoriali. Tale incontro nasce dall’esigenza di trovare una piattaforma di intenti comuni per reagire ad azioni istituzionali (vedi l’Italian Crackdown) che nella fase di promozione in Italia della rete Internet  tendevano a cercare di regolamentare in modo verticistico le esperienze della telematica di base, calpestandone le esigenze e finalità specifiche. Con la nascita del fenomeno delle “reti civiche” si assisteva a un tentativo di formalizzare due soli referenti possibili nella telematica: il settore commerciale (piccoli e grandi provider con fini commerciali) e quello istituzionale (le “reti civiche” che si proponevano come rappresentanti tra le altre cose anche del mondo dell’associazionismo). Da tali ambiti rimanevano escluse o non “protette” ogni esperienza telematica spontanea, o di movimento, ma anche lo stesso settore dell’associazionismo e volontariato (di ciò è un esempio lampante il caso di censura riportato in questo articolo della rete civica romana a luglio del 1998 verso il settore dell’associazionismo e della telematica amatoriale da essa ospitato). Gli atti di tale convegno vengono raccolti e pubblicati nel 1996  nel libro “Nubi all’orizzonte” a cura di “Strano Network”, Castelvecchi editore. Partecipano le reti telematiche Cybernet, ChronosNet, EuroNet, E.C.N., Fidonet, Itax Council Net, LariaNet, LinuxNet, LogosNet, OneNet Italia, P-Net, Peacelink, RingNet, RpgNet, SatNet, SkyNet, ToscaNet, VirNet, ZyxelNet e molti giornalisti, artisti e intellettuali. Il convegno era stato preceduto da una “conferenza ipermediale” preparatoria svoltasi attraverso l’uso delle reti telematiche nell’autunno del 1994. Il convegno produce una “mozione” firmata all’unanimità dai partecipanti che può essere considerata la base comune di intenti di un nuovo soggetto dell’agire politico che emerge attraverso l’uso del mezzo telematico sebbene composto da una costellazione differenziata di componenti sociali.

1995 marzo (???) Media Party Decoder (???) con presentazione del sito Web di Decoder e di Strano Network.

1995 Nascono i siti web di “Tactical Media Crew” di Roma, “Malcolm X” di Roma (???) e altri (???).

1995 Il gruppo Decoder fa una proposta di collaborazione alla Rete Civica Milanese, ma non viene accettata perché considerata in contrasto con l’indirizzo “civico” della rete e perché alcune argomentazioni sono considerate troppo radicali.

1995 La rete civica di Roma accoglie al suo interno Avana BBS e circa altre trenta BBS e associazioni dell’area romana, in seguito a una trattativa...

1995 ottobre (???) Una quindicina di BBS toscane coordinate da Strano Network forma la rete FirNet (di cui VTTV è l’host) e presenta in Palazzo Vecchio la "Consulta della telematica dell'area metropolitana fiorentina" con la richiesta di una Rete Civica di Firenze allargata alla partecipazione delle BBS e che garantisca quei principi etici che Strano Network aveva formulato nel testo “Interfaccia fluttuante e diritto alla comunicazione” presentato a ottobre a Budapest in occasione del convegno internazionale Metaforum II. Dopo pochi mesi nascerà una Rete Civica di Firenze che trascurerà totalmente le richieste della Consulta. Al cittadino non verrà garantito nessun diritto a comunicare per via telematica e sarà semplice “vetrina” di promozione degli interessi dei bottegai.

1995 ottobre Strano Network realizza al "Cybercafé Zut", la prima postazione Internet pubblica e gratuita a Firenze.

1995 dicembre “Avvisi Ai Naviganti (AvANa)” al CSOA Forte Prenestino. Dibattito sulle nuove frontiere dell'autoproduzione e prove generali della nuova AvANa BBS con software First Class.

1995 dicembre Primo Net Strike globale, ideato e promosso da Strano Network. Per protesta contro gli esperimenti nucleari di Mururoa, dieci siti del governo francese vengono sensibilmente ingolfati ed il loro funzionamento rallentato da migliaia di net-manifestanti da tutto il mondo attraverso un concentramento simultaneo dell’attività di molti browser su uno stesso sito. Il “net strike” è la dimostrazione di come la tecnologia telematica fornisca forme nuove anche alla protesta sociale e politica.

1995 Radio Blissett a Roma e Bologna. Esce il primo numero della rivista Luther Blissett. La polizia in borghese spara in aria per fermare la deriva in autobus dell'Associazione Psicogeografica Romana. Esce il libro di Luther Blissett “Mind Invaders”, Castelvecchi editore.

1996 Netstrike per il Chiapas.

1996 Nasce “Isole nella Rete” che trasferisce in Internet i principali contenuti della rete E.C.N. ed anche le sue principali aree messaggi ora riconvertite in mailing list: "Movement" (on political initiatives from alternative movement in Italy), "CS-LIST" (on initiatives of Italian squatters), "International" (on internationalist news),  " ECN news " (list consisting in a newsletter published by ECN.ORG) that will be join in few months by "EZLN It" (on political initiatives carried out by Italian movement on chiapas matters), "Cyber-Rights" (on the Italian right-to-communicate matters) and "Shunting lines" (on gay and lesbo matters).

1996 Netstrike contro il sistema della giustizia americana (vedi i casi Mumia Abu Jamal e S. Baraldini). Viene bloccato il sito della Casa Bianca a Washington per 12 ore.

1996 settembre Assolta una società accusata di uso multiplo contemporaneo di software Microsoft pur detenendo una sola licenza d’uso.

1996 Esce il libro di Luther Blissett “Totò, Peppino e la Guerra Psichica” AAA edizioni. Truffa alla Mondadori che pubblica il libro “Net generation” a firma Luther Blissett.

1997 DPR 513 Regolamento per la firma digitale dei documenti tramite strumenti crittografici.

1997 (???) Nasce “Infoxoa” a Roma, in occasione del il G.R.A. (Grande Raccordo Autoproduzioni).

1997 28-maggio Il caso “Decoder-Mattino”. Il magistrato Italo Ormanni di Roma, riferendosi a delle tavole grafiche sul n. 8 di Decoder, porta avanti la tesi che “la cyberfilosofia, la difesa della privacy e il diritto all’anonimato in rete sono da considerarsi comportamenti complici della pedofilia”.

1997 Esce il libro di Luther Blissett “Lasciate che i bimbi”, Castelvecchi editore.

1997 Querela di un magistrato in relazione all’uscita del libro curato da Luther Blisset Project.

1997 agosto Nasce la mailing list “Arti-Party”. Evoluzione di esperienze analoghe realizzate tramite BBS vuole essere uno strumento orizzontale di discussione in Internet sull’arte.

1997 settembre L’ipertesto “Stragi di Stato” viene pubblicato da Strano Network sul web.

1997 Alla fine dell’anno nasce il sito Kyuzz.org, Orda Nomade, che diventa luogo di racordo tra le esperienze più avanzate nell’uso dei nuovi media a Roma.

1998 gennaio L’Anonymous Digital Coalition indice un net strike che blocca due siti finanziari messicani in solidarietà con la causa zapatista.

1998 Nasce il primo anonymous remailer italiano ad opera di ecn. Si aggiunge un importante strumento di autodifesa digitale alla già nutrita libreria di risorse e programmi presenti nella directory “crypto” del server di Isole nella Rete.

1998 giugno “Hack It 98” al C.P.A. di Firenze. L’Hack It 98 è l’attuale punto di arrivo del processo di sviluppo del nuovo soggetto sociale. Ad esso partecipano quasi tutte le realtà descritte precedentemente, ognuna fornendo i propri contributi teorici e tecnici. Le caratteristiche e proposte principali di una tre giorni densa di seminari, dimostrazioni, installazioni, conferenze, concerti ed esperimenti di TV e radio autogestite sono: la dimensione orizzontale dell’evento; non vi sono “organizzatori, insegnanti, pubblico e utenti”, ma “partecipanti” (l’incontro viene infatti organizzato attraverso la mailing list “aperta” hackmeeting@kyuzz.org); la proposta di ripetere l’incontro annualmente; lanciare iniziative nazionali pensate globalmente e organizzate localmente; un’inchiesta sul lavoro nella telematica nazionale. Infine, tra le proposte e i progetti scaturiti dall'Hack-it 98 emerge quella inizialmente fatta nell'assemblea conclusiva (che verrà successivamente ampiamente ridiscussa in rete) di costituzione di un'Agenzia dei diritti alla comunicazione.

A settembre '98 viene rilanciata da Strano Network proponendo le seguenti caratteristiche:

- Per le mailing-lists, lo spazio web dell'Agenzia e quant'altro necessario viene richiesta la collaborazione e l'ospitalità di ecn.org ipotizzando quindi un futuribile www.ecn.org/agenzia ed una mailing-list specifica di coordinamento dell'Agenzia agenzia@ecn.org

- L'Agenzia dovrebbe costituirsi come associazione culturale senza fine di lucro

- L'Agenzia si riserverà di commentare la legislazione esistente e soprattuto di vigilare attraverso comunicazioni e iniziative che non vengano redatte ulteriori iniziative giuridiche liberticide. Si riserva inoltre di promuovere referendum abrogativi di quelle leggi che vengono reputate particolarmente lesive della libertà di informazione  e di comunicazione in Rete.

- L'Agenzia si ripromette di istituire un osservatorio partendo dal lavoro svolto su http://www.ecn.org/crypto/law che abbia come scopo una corretta informazione sulle novità legislative e le norme in vigore riguardanti le nuove tecnologie dell'informazione.

- L'Agenzia sarà disponibile ad offrire assistenza legale a chiunque venga ritenuto vittima di censure in ambito telematico e si riserva di il diritto di costituirsi parte civile se e quando ritenuto necessario.

- L'Agenzia si riserverà di commentare le novità tecnologiche quando esse vengono ritenute lesive del diritto di privacy o di accesso all'informazione dei singoli cittadini.

- L'Agenzia si propone di affrontare anche il problema della difesa dei lavoratori del settore informatico nel senso di stimolare il dibattito su tematiche quali la nocività dei videoterminali, la difesa della privacy dei lavoratori, le forme di garanzia da ricercare per le nuove forme di organizzazione del lavoro.

- I firmatari del manifesto si adopereranno per costituire un gruppo di esperti dell'Agenzia costituito da avvocati, giuristi e tecnici che sia a disposizione dell'Agenzia stessa per consulenze, assistenza, elaborazione documenti, analisi ecc. Il collegio di esperti si avvale della mailing-list agenzia-tecnica@ecn.org per coordinarsi e consultarsi a vicenda.

- L'Agenzia sosterrà il secondo hackmeeting e quelli succesivi come importanti momenti periodici di aggregazione e discussione sui diritti telematici all'interno del quale svolgere anche l'annuale e più rilevante incontro dell'Agenzia stessa.

- l'Agenzia si riserva di auto-organizzare eventi di vario tipo e lanciare campagne di sottoscrizione per il finanziamento delle proprie attività ed il conseguimento dei propri obiettivi.

Alla proposta viene allegato un manifesto dei diritti digitali, tentativo di sintesi di un ampio dibattito in rete e non, che identifichi il movimento per il diritto alla comunicazione elettronica e come primo passo per l'istituzione dell'Agenzia dei diritti alla comunicazione, di cui riportiamo di seguito il testo:

 

MANIFESTO PER LA LIBERTà DELLA COMUNICAZIONE ELETTRONICA NEL TERZO MILLENNIO

 

- LIBERTà DELL'INFORMAZIONE

 

- Lo scambio libero e senza alcun ostacolo dell'informazione e l'esercizio della comunicazione orizzontale ed interattiva realizzati con tutti gli strumenti che le nuove tecnologie mettono a disposizione sono elementi essenziali delle nostre libertà fondamentali e devono essere sostenuti in ogni circostanza.

- L'informazione vuole essere libera: appartiene a tutto il mondo, essa è prodotta da e per tutto il mondo e l'accesso all'informazione non deve più essere diritto esclusivo di un'elite o di un gruppo privilegiato.

- La proprietà delle reti non deve essere sotto il controllo di monopoli o oligopoli privati o pubblici. La comunicazione e l'informazione devono essere di tutti. Il popolo delle reti deve essere in grado di controllare e partecipare alle scelte gestionali di coloro che posseggono le reti.

- La comunicazione non può essere regolamentata da privati né essere di loro proprietà. Gli utenti hanno diritto di autogestire in rete risorse telematiche

secondo criteri di autoregolamentazione.

- L'informazione deve essere accessibile a tutti, e tutti devono poter inserire le proprie informazioni in rete.

- Le semplici possibilità di accesso tecnico alle informazioni non sono sufficienti a garantire la libertà delle persone. Le persone devono essere lasciate libere di dotarsi e di utilizzare gli strumenti critici e cognitivi necessari per elaborare le informazioni a cui accedono, per rivestirle di senso e per trasformarle in comunicazione significativa.

- Le persone non sono terminali passivi di un flusso informativo organizzato dall'alto. La loro libertà consiste nel produrre azione e comunicazione sociali libere da pregiudizi e discriminazioni di razza, di sesso o di religione, anche quando queste dovessero andare contro gli interessi economici o politici costituiti.

 

- BBS

 

- riconosciamo l'utilità pubblica dei Bulletin Board System e di ogni forma di comunicazione a carattere amatoriale e comunitario, di cui amiamo l'autonomia di gestione dell'informazione, e la libertà dai grandi oligopoli mediatici ed editoriali.

- L'attività dei BBS non deve essere sottoposta ad autorizzazioni o censure, e deve essere riconosciuta a tutelata in quanto strumento di utilità sociale per la libera manifestazione del pensiero.

 

- TECNOLOGIA

 

- Gli standard di comunicazione in rete devono essere il frutto di una decisione globale e diffusa non di una politica economica imposta da un gruppo di potere ristretto. Le tecnologie e la loro conoscenza non devono sottostare a controlli e politiche economiche che ne frenino la distribuzione o produzione globale.

 

- PRIVACY

 

- Deve essere consentito l'anomimato e tutelata la privacy di ogni utente. Gli utenti delle reti telematiche hanno il diritto di difendere la loro privacy e i loro dati personali con tutti i mezzi tecnologici e crittografici disponibili. Nessuna informazione riguardante i dati personali dei singoli individui dev'essere stockata né ricercata tramite mezzi elettronici senza accordo esplicito da parte della persona interessata.

 

- DIRITTI, RESPONSABILITà E LEGGI

 

- chi gestisce nodi di reti telematiche non è responsabile dei materiali immessi da terze persone nel sistema da lui gestito, a causa dell'impossibilità pratica di controllare tutto il materiale e della inviolabilità della corrispondenza privata. Le responsabilità dei gestori di sistema finiscono dove iniziano quelle degli utenti. Le comunicazioni interpersonali, elettroniche e non, vanno difese da qualsiasi forma di censura, controllo o filtraggio.

- il sequestro immotivato dei computer a scopo investigativo, in alternativa alla semplice copia dei dati in esso contenuti, è una grave violazione della libertà personale che non trova nessun fondamento logico o tecnologico.

- denunciamo e condanniamo una legislazione ingiusta, figlia di una falsa "società dell'informazione", nella quale i magistrati ormai da anni dispongono sequestri immotivati ai danni delle reti di telematica sociale di base e perseguono penalmente anche chi è solo sospettato di infrangere le leggi sui crimini informatici. Denunciamo e condanniamo una legislazione che tutela gli interessi delle grandi case produttrici di software ma non in diritti dei singoli cittadini (resta inteso che per noi ogni essere umano è  CITTADINO del mondo, al di là delle frontiere artificiali imposte da stati e burocrazie), e punisce con la carcerazione la copia dei programmi, anche se fatta senza scopi commerciali o criminali, ad uso personale, ad uso didattico, a beneficio di associazioni, gruppi di volontariato, organizzazioni non governative, scuole. La storia ha dimostrato  come dietro l'attuale legislazione sui crimini informatici ci siano gli  interessi e le pressioni lobbistiche di una categoria imprenditoriale.

è tempo che vengano tuteati i diritti dei singoli cittadini invece di  continuare a difendere gli interessi delle grandi case produttrici di software.

- Chiunque ha il diritto di disporre di qualsiasi informazione e di utilizzarla nella più totale libertà, purché vengano riconosciuti i diritti intellettuali ed economici all'autore in modo proporzionale ai vantaggi intellettuali ed economici conseguiti. La durata e le caratteristiche dei diritti economici devono essere tali da non limitare la legittima evoluzione del sapere e la sete di conoscenza dell'umanità tutta.

- Rifiutiamo qualsiasi forma legislativa presente o futura che limiti l'utilizzo delle tecnologie telematiche come è già accaduto per le tecnologie radio, dove un sistema di autorizzazioni e licenze ha di fatto impedito l'accesso diffuso e popolare alle possibilità di cambiamento sociale offerte dalle trasmissioni radio. L'utilizzo di tecnologie per la comunicazione elettronica in rete non deve essere vincolato ad autorizzazioni o concessioni né limitato da ostacoli fiscali o burocratici.

1998 giugno-agosto Si registrano numerosi episodi di tentativi di censura da parte di autorità e magistratura (vedi di seguito)  che evidenziano il clima di repressione crescente in atto e la necessita' di un coordinamento internazionale di server antagonisti.

1998 giugno In seguito a una querela, il server di “Isole nella Rete” viene sequestrato in quanto al suo interno è circolato un messaggio i cui contenuti contengono una “presunta” diffamazione nei confronti di un’agenzia turistica italiana. Immediatamente parte una massiccia mobilitazione in rete e dei mass media a difesa di Isole nella Rete, di condanna del sequestro, delle sue motivazioni e modalità. L’esito è una restituzione immediata del server. Tra le altre cose viene difeso il principio che il server rappresenta un’intera comunità e non lo si può far chiudere per causa di un singolo atto, di un singolo utente al suo interno.

1998 luglio Censura del Foro Romano Digitale da parte della Rete Civica del Comune di Roma

1998 luglio Legge sulla pornografia minorile.

1998 luglio Assoluzione di responsabilità del News server rispetto ai messaggi che circolano nei newsgroup e dell’utente in quanto il messaggio incriminato viene considerato una forma di libera espressione.

1998 agosto Nuovo maldestro tentativo di sequestro del server di isole nella Rete: in seguito a un’inchiesta della polizia  giudiziaria di Massa su una minaccia a un giornale locale, a cui viene acclusa la stampa di un messaggio immesso in una mailing list di Isole nella Rete, viene paventato il sequestro di Isole nella Rete se non vengono consegnati i “log” di attività degli utenti. I log non sono da tempo generati su INR e quindi non possono essere consegnati. Il server non viene sequestrato.

1998 agosto Sequestro di due personal computer in casa del rappresntante bolognese di Isole nella Rete.

1998 settembre Netstrike globale contro Zedillo, il Pentagono e la Borsa delle Merci di Francoforte promosso da Electronic Disturbance Theatre con una forte partecipazione italiana.

1998 novembre “Tra Bios e Biotecnologie: quali percorsi di liberazione all’interno di quali modelli di sviluppo”, seminario nei centri sociali Lab 00128 e Villaggio Globale a Roma organizzato da Infoxoa. Due approcci differenti emergono dalla discussione. Una parte dei soggetti partecipanti, TMCrew, INR, Avana, Strano Network, identificano nell’uso critico delle tecnologie nuove modalità di emancipazione e di conflitto, altri, bioagricoltori e contadini dell’Ass. Artemide e della coop. A.L.I.A.S., ne enfatizzano gli aspetti nocivi, repressivi e di controllo sociale.

1998 dicembre “Neuromacchine – diritti digitali rovesci analogici” al centro sociale Bredaoccupata di Milano.

Una panoramica di ciò che si stava movendo all’interno dell’antagonismo digitale con la partecipazione di Isole nella Rete, Decoder, Strano Network, Avana.net, Cryptonite, Edizioni Topolin, Luther blisset, DocumentAzione, Cryptosoftware e Link.

1998 dicembre Netstrike a favore del Centro Popolare Autogestito di Firenze.

1999 All’inizio dell’anno nasce la  proposta di creazione di un Media Institute che si concretizzerà nel net-institute realizzato in rete all’inizio del 2000.

1999 marzo “Control Alt”, incontro seminariale su  "Strategie del controllo e dinamiche di sottrazione" al Lab 00128 a Roma. Il seminario discute delle nuove frontiere delle tecnologie di sorveglianza e della filosofia del controllo globale: biotecnologie, droghe, persuasione interattiva. Vengono tratteggiate alcune proposte per liberare l’immaginario collettivo dall’influenza dei saperi codificati e dai codici dell’industria culturale: si parla di Libera Universita’ e della formazione diffusa, autogestita, all’uso antagonista delle nuove tecnologie. 

1999 maggio Netstrike contro la guerra nella ex-jugoslavia.

1999 giugno “Hackit99” Secondo Hackmeeting nazionale al Deposito Bulk di Milano. L’hackmeeting della continuità, fortunatamente. La presentazione del progetto di Agenzia pone le basi del futuro Osservatorio dei Diritti della Comunicazione Telematica; continua il rapporto con lo scena internazionale (al meeting partecipano i tedeschi del Chaos Computer Club tedesco, Nodo 50 dalla Spagna); viene discusso il progetto Syndominio, un portale internazionale delle realtà antagoniste sul modello di TAO-Canada. I seminari affrontano nuovi e più impegnativi argomenti (smontare i protocolli, trasmissioni telematiche attraverso l’etere). Ma la proposta implicita forte dell’hackit 99 rimane la creazione di numerosi hacklab in tutta Italia.

1999 luglio “MP3 radio contest”, il primo concorso svoltosi simultaneamente in piazza ed on-line sulla musica digitale in formato mp3.

1999 settembre Sulla base di una proposta dell’Hack Meeting di Milano si costituiscono i seguenti Hack-Lab: Hack-Lab Firenze, LOA Hack-Lab Milano, Media-Lab Catania, VR Hack-Lab Verona, SV Hack-Lab Savona e Hack-Lab Roma (collettivo Avana). Il più attivo pubblicamente risulta essere quello di Firenze che in pochi mesi realizza: un seminario sulla brevettibilità del software (poco tempo dopo scoppia il caso DVD-Linux), una giornata di sperimentazioni sulla sicurezza in rete (qualche mese dopo scoppia il caso degli attacchi DOS ai grandi siti internazionali), l’istituzione di una banca degli organi – libero baratto di hardware che riscuote subito un grande successo, una serata al CPA su mp3 e net-art.

1999 estate ??? Alla biennale di Venezia partecipa un’artista serbo inesistente: Darko Maver. L’operazione mediale di fantasia realizzata da 0100101110101101.org vuole mettere in risalto le contraddizioni del sistema dell’arte attraverso l’uso strategico dei media. Lo stesso gruppo viene privato qualche mese dopo del dominio vaticano.org (copia infedele e nello stile neosituazionista di stampo blissettiano del sito ufficiale della santa sede) contenente brani eretici, testi degli 883 ed altro, mimetizzati ad arte fra encicliche e lettere apostoliche.

1999 autunno Nasce Candida TV. I contenuti della televisione autogestita, che ha un proprio palinsesto nell’etere romano, sono diffusi anche via web. Il progetto prevede la costruzione di un archivio telematico delle trasmissioni irradiate via etere e la contaminazione della cultura televisiva attraverso le istanze poste dall’autogestione dei mezzi di comunicazione.

1999 novembre Preparazione della contestazione italiana del vertice WTO a Seattle operata dal settore antagonista in Italia utilizzando gli strumenti telematici.

1999 dicembre Sgombero del Bulk di Milano e rioccupazione del Millennium Bulk che ospita l’Hack-Lab Milano.

1999 dicembre “Cybersyn II” al Forte Prenestino a Roma. Durante la rassegna viene presentata l’infrastruttura telematica del centro sociale Forte Prenestino. L’infrastruttura che fornisce la connettivita’ di rete al centro sociale consente l’accesso libero e gratuito a Internet per tutti i suoi frequentatori, ambisce a costruire strumenti aperti di interazione comunicativa. Per il progetto viene realizzata una piattaforma tecnologica basata su software libero per la collaborazione in rete fra lavoratori immateriali. Altro “pezzo” importante di Cybersyn II è l’Osservatorio dei Diritti della Comunicazione Telematica che vuole essere uno strumento di formazione sui diritti dell’agire telematico e un luogo di confronto e di iniziativa a favore di quei soggetti che subiscono restrizioni nella loro attività comunicativa. L’osservatorio, con il supporto di un pool di avvocati ed esperti, si batte per la difesa della privacy e l’accesso all’informazione.

2000 Luther Blissett diventa Net_Institute.

2000 febbraio Viene proposta la realizzazione a Roma di The Thing.it, settimo nodo dell’omonimo network  internazionale.

2000 febbraio L’area antagonista italiana si schiera contro la strumentalizzazione operata dai media nei confronti dell’attacco Denial of Service contro i siti Yahoo, CNN, Amazon, ecc.

2000 marzo In solidarietà contro la censura del sito spagnolo di Nodo 50 vengono realizzati diversi mirror di tale sito in Italia.

2000 giugno “HackIt00” Terzo Hack Meeting italiano al Forte Prenestino di Roma. L’evento viene preparato interamente in rete attraverso la mailing list Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.. I seminari in agenda riguardano l’accessibilità dei siti, le strategie di controsorveglianza, il software libero.

 

 

INDIRIZZI INTERNET

 

- Associazione Culturale Malcolm X http://www.mclink.it/assoc/malcolm/

- Avana http://www.forteprenestino.net, http://www.romacivica.net/matrix

- Banca Dati della Memoria http://www.clarence.com/memoria/index.shtml

- Candida TV http://www.kyuzz.org/candida

- Centri Sociali News http://www.ecn.org/cslist/

- Centro di Documentazione KRUPSKAJA http://www.geocities.com/Hollywood/2607/

- Centro Popolare Autogestito http://www.ecn.org/cpa

- Comitato Romano contro la Repressione Mumia Abu Jamal http://users.iol.it/comlab/

- Cooperativa Sociale Blow Up http://www.blow-up.it/

- CSOA "el Laboratorio" (Madrid) http://nodo50.org/laboratorio

- Cyber Rights ~ Mailing List http://www.ecn.org/cybr/

- Cybercore http://www.sexonline.cybercore.com

- Decoder http://www4.iol.it/decoder

- Deviazioni, situazioni gay e lesbiche antagoniste http://www.ecn.org/deviazioni

- Digital Skull BBS http://www.eldorado.it/dskull

- ECN Bologna - http://www.ecn.org/bologna

- Free Waves http://www.alpcom.it/hamradio/freewaves

- Infodiret(t)e Padova - http://www.ecn.org/pad/

- Isole Nella Rete http://www.ecn.org

- KOLLETTIVO ESTRELLA ROJA http://www.ecn.org/estroja

- Kyuzz.org http://www.kyuzz.org

(Server che ospita svariati personaggi del panorama cyberpunk italiano e che diventa fondamentale per l'organizzazione dell'hackit98 anche attraverso la relativa mailing list “hackmeeting@kyuzz.org”)

- Luther Blisset (e molti altri...) http://www.pengo.it/blissett/

- Net_Institute http://net-i.zkm.de/

- Neural http://www.pandora.it/neural/

- NeuroZone 2 http://Alor.home.ml.org

- Orda Nomade http://www.kyuzz.org/ordanomade/index.htm

- Post_axion Mutante http://strano.net/mutante

- Radio Blackout http://www.ecn.org/blackout

- Senza Rete (Cobas) http://www.geocities.com/Paris/7975/

- Settore Cyberpunk http://www.ecn.org/settorecyb

- Strano Network http://www.strano.net

- Tactical Media Crew http://vivaldi.nexus.it:80/commerce/tmcrew/

- Zero! (Torino) http://www.ecn.org/zero/

- ZIP! per l'autonomia in rete http://www.ecn.org/zip/

 

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

 

1986 “Decoder”, n. 1, Shake Ed. Underground, Milano. (dodici numeri dal 1986 ad ora).

1989 agosto “Happening/Interattivi sottosoglia”, Firenze.

1990 giugno “Cyberpunk” antologia a cura della Shake Ed. Underground, Milano.

1990 luglio “Rete Informatica Alternativa”, in “Decoder”, n. 5, Shake Ed. Underground, Milano.

1990 “Amen”, n. 8, Milano.

1991 settembre “International Meeting”, edizioni La Calusca di Padova.

1991 giugno “Opposizioni ‘80”, Amen Edizioni, Milano.

1991 maggio Bollettino “Interzone”, Roma.

1991 estate “Neuronet”, Bologna.

1991 ottobre “Data Bank: transazioni, connessioni, controllo”, Murnik edizioni, Milano.

1992 aprile “Comunità Virtuali/Opposizioni Reali”, in “Flash Art”, aprile-maggio,n. 167, Milano.

1992 primavera Traduzione di "Giro di vite contro gli hacker", Shake Ed. Underground, Milano.

1992 giugno “Conferenze telematiche interattive”, edizioni P. Vitolo, Roma.

1992 “Cyber Web - La rete come ragnatela” in Decoder, n. 7, Shake Ed. Underground, Milano.

1992 dicembre “Metanetwork - fanzine su floppy disk e rete telematica per comunità virtuali”, n. 0, Firenze. (tre numeri dal 1993 al 1994).

1992 “Zero Network”, Padova.

1993 gennaio “Codici Immaginari”, n. 1, Roma. (4 numeri dal 1993 al 1994).

1993 primavera "No copyright, nuovi diritti del 2000", Shake Ed. Underground, Milano.

1994 "Regole e garanzie per la Frontiera elettronica" in “Il Manifesto”, 07-gennaio, Roma

1994 "Testi caldi - Osservatorio interattivo sui Diritti della Frontiera Elettronica”, Global Publications, Pisa.

1994 "Giro di vite per la libertà d'informazione" in “Il Manifesto”, 21-maggio, Roma

1994 "Due leggi da cambiare" in “Il Manifesto”, 21- maggio, Roma

1994 "Le tribu' delle reti" in “Il Manifesto”, 21- maggio, Roma

1994 "Byte avvelenati. Finora solo leggi a senso unico" in “Il Manifesto”, 10-luglio, Roma

1994 estate “Italian Crackdown”, in “Decoder” n. 9, Shake Ed. Underground, Milano.

1994 "Il messaggio tra lavoro e liberta'" in “Il Manifesto”, 20-ottobre, Roma

1994 “La bibbia del modem”, edizioni Muzzio Nuovo Millennio.

1995 giugno “Le bbs e il futuro”, in “Decoder” n.10, Shake Ed. Underground, Milano.

1995 "Una legge ai minimi termini" in "Il Manifesto", 10-agosto, Rome

1995 “Digital Guerrilla”, Torino.

1996 Traduzione di "Hackers, eroi della rivoluzione informatica", Shake Ed. Underground, Milano.

1996 “Nubi all’orizzonte”, edizioni Castelvecchi, Roma.

1996 “Net Strike, No Copyright, Etc.”, edizioni AAA.

1998 "La nuova frontiera elettronica" in “Il Manifesto”, 09-febbraio, Roma

1998 "Ribellione nella Silicon Valley, Antologia di Processed world", Shake Ed. Underground, Milano.

1998 “Kriptonite”, Nautilus, Torino.

1998 giugno “Ragnatela sulla trasformazione”, Edizioni Citylights, Firenze.