CYBERSPAZIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

CYBERSPAZIO COME ZONA LIBERA E NEOANARCHICA

 

Il problema posto da H.B.nel testo TAZ è quello di utilizzare le reti come mezzo di espansione della controcultura,pensiero anarchico e alternativo.

L’utilizzo delle reti telematiche per questi scopi,tuttavia,non è cosa nuova,gia dalla loro primissima comparsa,furono largamente utilizzate dai centri sociali e comunità,università,ma soprattutto dai giovani di tutto il mondo come mezzo di contatto quando i media in genere subirono svariate censure(*),durante le repressioni sociali di tipo underground.

Citando un verso di TAZ,<<se la storia è tempo,come dica di essere,allora la sollevazione è un momento che salta su e fuori dal tempo,viola la legge della storia.Se lo stato è storia allora l’insurrezione è il momento proibito,un’imperdonabile negazione della dialettica.(**)>>

Questo pensiero,credo,spiega bene l’ideale anarchico controculturale,che pone le reti come potenziale moderno mezzo di rivolta e riforma culturale,o mezzo più semplice di propaganda,garantendo anche un anonimato(***) che altri mezzi non danno,visto che è proprio questa regola il principio base delle moderne pseudo insurrezioni telematiche,il non essere individuate,il poter agire liberamente nonostante le loro azioni di rivolta e di opposizione.Queste zone autonome sono sommosse che non si scontrano direttamente con lo stato,un formicaio di informazioni divulgate direttamente al destinatario,un’operazione che libera un’area del cyberspazio,per poi scomparire,per riformarsi altrove,prima che possa essere dissolta.

La sua piu grande forza sta appunto nell’invisibilità,e non può essere riconosciuta perché non esiste un riconoscimento di essa.

Facendo un  un passo indietro nella storia,seguendo il suggerimento di Bey ,ciò che lui chiama TAZ o zone autonome(****),videro la luce insieme alle primissime strutture organizzative sociali ,toccando l’apice intorno al 1600-700,quando i vari galeotti,fuggiti o evasi,si stabilirono in territori non ancora reclamati,sancendo leggi proprie,spesso in contraddizione e fonte di scandalo per la morale comune dominante,giacchè lo scandalo è la componente ironica e strafottente dell’anarchia,il modo più semplice per spiazzare il pensiero statico,la presa per il culo colossale.

Questa struttura sociale,evolvendosi,si è trovata tuttavia nell’impossibilità di continuare su questa via,adattandosi atutto come è suo solito fare,attualmente vive nel cyberspazio,come un liberatore telematico,una rete di mutuo soccorso per controculture.

Per questo,forse,tanti anarchici e libertari hanno profonda fede nella rete come arma di liberazione e auto-liberazione.LA RETE,IN DEFINITIVA, E’ IL MEZZO PIU’ SEMPLICE ED

ATTUALE PER OCCUPARE UNA ZONA  AUTONOMA.

La domanda che tuttavia potrebbe sorgere è :-perché portare avanti una lotta nel cyberspazio dove tutto è pura simulazione?-La risposta,a mio avviso è che è giusto,oltre che furbo,utilizzare per quanto possibile,i mezzi più comodi e avanzati,rendendo tutto estremamente efficace.

 

 

 

 

 


 

 

 

 

SPECULAZIONI E OPINIONI GERARCHICHE

 

Un altro motivo di assiduo dibattito riguardo al cyberspazio è la  paura da parte di molti che si possa creare un monopolio virtuale,teoria contrapposta dai sostenitori della filosofia “cyberspazio = gerarchia verticale”.Teoricamente sono esatte entrambe,la prima riguardo al lato materiale e redditizio,la seconda se posta su un piano filosofico e sentimentale.

Chiaro,e sfido chiunque a negarlo,sul mondo dei media si fa un’enorme speculazione,a partire dai mezzi base con produzione in serie e distribuzione su scala mondiale,(tastiere,schermi,mouse ecc…)abbonamenti  ad internet e bollette per esso,dove ogni diversa compagnia fa di tutto per assicurarsi il monopolio di vendite e abbonamenti.Da un lato,il mercato tiene prezzi ,se pur a suo dire “convenienti”,chiaramente non accessibili a tutti,dall’altro,tutti i campi,quello del lavoro compreso pone nelle condizioni di rendere il computer un mezzo indispensabile,bollando chi non l’ha come un moderno analfabeta.Questa idea ha cominciato ad essere inculcata una decina di anni  fa,quando previdero un futuro boom economico con il computer come base,creando scuole secondarie di informatica,e inserendola come singola materia già dalle medie.Unico neo è che la storia non si può prevedere,così i posti di lavoro offerti dai media furono decisamente minori rispetto alle domande,e le scuole secondarie diedero un indirizzo troppo specifico,rivelandosi in molti casi inutili.Tempo sprecato dove il tempo è denaro.Tornando a noi analizziamo ora la teoria della verticalità gerarchica.Anche se con un fondo di verità,trovo quest’idea molto ingenua,che si rifa’ ai vecchi miti di vedere la parità ad ogni costo,rifiutandosi di vedere l’aspetto materiale delle cose e dimenticandosi che anche dietro a questa parità ,dove siamo tutti potenziali re ,c’è un monopolio di pochi singoli,veri imperatori del campo,anche se tuttavia è ormai è impensabile fare a meno di essi,poiché sono profondamente radicati nelle nostre abitudini.Cerchiamo di capire però cosa si intende per gerarchia orizzontale:IL suo opposto.la gerarchia verticale , quella presente in ogni ambito,sia sociale che politico,all’infuori dell’anarhico,prevede un’autorità alla quale rifarsi,che prende decisioni più p meno democraticamente.

Nella realtà virtuale,questa entità viene a mancare,per il semplice fatto che è semplicemente celata e resa invisibile.

 



LA PROBLEMATICA DELLA SOSTITUZIONE

 

<<E’ molto raro che una nuova modalità di comunicazione o di espressione soppianti completamente quelle anteriori.Si parla forse di meno dell’invenzione della scrittura?Evidentemente no,eppure,la funzione della parola orale è cambiata,perché una parte delle sue funzioni nelle culture puramente orali è stata svolta,da quel momento in poi dalla scrittura:trasmissione di conoscenze e racconti,stipulazioni di contratti,esecuzioni di atti rituali o sociali importanti,ecc….sono sorti stili di conoscenza.La scrittura non ha fatto scomparire la parola,ha complicato e ordinato il sistema cella comunicazione e della memoria sociale>>(*).A questo, H. Bey paragona il timore odierno dell’eventuale sostituzione del computer a scapito dei media tradizionali ,la visione di internet e delle reti telematiche come causa di isolamento sociale,perdita dei contatti umani e nei casi più gravi alienazione dell’individuo.Penso che il problema non stia su queste basi,e vada al di la delle semplici questioni “internet buono o cattivo mezzo di contatto e di relazione interpersonale”.Certo che nessuno può asserire che l’avvento della radio abbia alienato qualche individuo,così  come la comparsa del telefono non ha portato alla decadenza le relazioni umane,anzi,nel novanta per cento dei casi, questi contatti sono stati incentivati,collegando persone,anche se solo localmente, che altrimenti difficilmente avrebbero potuto sentirsi con la frequenza desiderata,ma soprattutto in tempo reale,cosa che la posta non permette.

Così come nessuno si azzarderebbe a demonizzare il telefono o altri semplici mezzi comunicativi,così la critica ad internet,come sostituto delle relazioni umane,è data,credo,dallo scalpore della novità,e da molta diffusa ignoranza sull’argomento,visto e ripeto che la comunicazione via rete non potrà mai sostituire quella reale,poiché il terminale non è un fine, ma un mezzo,sia più evoluto di alti,utilizzabile de tutti.

<<Tuttavia,la tendenza storica , è più forte di quella di crescita simultanea dei mezzi.Anche a voler osservare le cose più in dettaglio,vi sono studi sociologici che dimostrano che le persone che ricevono e fanno più telefonate sono quelle che si spostano di più e hanno più contatti diretti>>(**).

Allo stesso modo è assurdo temere che la gente abbandoni il turismo delle città,monumenti o musei solo perché nel cyberspazio sono accessibili a tutti,senza problemi di spostamento.La realtà è che i visitatori via  rete saranno maggiormente invogliati,e i non abituali amanti dell’arte potranno prendere coscienza di un’opera,monumento o evento,che ignorerebbero se presente solo su giornali specializzati,come spesso accade.come ogni cosa,tuttavia anche il cyberspazio ha il risvolto della medaglia,e questo aspetto negativo è dato quando non viene più considerato un mezzo,ma un fine,e se quando in persone con difficili o nulle relazioni sociali internet smette di simulare e diventa l’unica realtà , creando in questo caso una moderna e reale alienazione.Per questo, anche il cyberspazio,come tutte le cose può divenire dannoso,dipende dall’uso a cui viene adibito.

 


ANONIMATO

Sai come agisco ma non sai chi sono.E come puoi?Ho cancellato quell'etichetta che mi cataloga nella società,che crea il via ad una serie infinita di codici e standard a cui tutti sono sottoposti.IL NOME.Io non ho nome,ma ci sono;tutti lo sanno che ci sono. E la rete permette a tutti di disporre della facoltà dell'anonimato,di agire liberamente senza il rischio di essere identificati,rintracciati e giudicati.

Da questo punto di vista trovo il cyberspazio un mezzo fantastico,dove  di te è richiesto solo quello che vuoi dare,non una virgola di più,e al di la di questa ragione puramente romantica vediamo un caso concreto e da tutti conosciuto:gli hackers.

"Demo-anarchici" infaticabili distributori di dati,le multinazionali di tutto il mondo hanno bollato come illegali le loro temerarie attività.

La maggior parte di loro è considerato fuorilegge ricercato,e trovarli sarebbe fin troppo facile se le loro comunicazioni fossero contrassegnate dall'autentica firma:ed eco che nasce lo pseudonimo,un nomignolo di pura fantasia con cui è impossibile,o quasi risalire al proprietario.Molti hackers sono conosciuti generalmente con quello,e a meno che siano stati individuati,il nome originale rimane un mistero.

Insomma,il più anrchico,comodo,e irriverente modo per truffare ancora una volta le autorità.


 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE:

 

- CYBERSPAZIO COME ZONA LIBERA E NEOANARCHICA.

 

*:internet viene visto come unico mezzo teoricamente non soggetto a censure.

 

**:TAZ,H.BEY,pag 13

     Aspettando la rivoluzione.

Com’è che il mondo a testa in giù riesce sempre a rialzarsi?Perché la reazione segue sempre la rivoluzione?Sollevazione,o la forma latina insurrezione,sono parole usate dagli storici per indicare rivoluzioni fallite,movimenti che non si confermano alla curva prevista,la traiettoria approvata dal consenso.Rivoluzione,reazione,tradimento,la formazione di uno stato più forte e ancora più opprimente,il girare della ruota,il ritornare della ruota ancora e ancora nella sua forma più alta:stivale sulla faccia dell’umanità per sempre.

 

***:paragrafo ANONIMATO.

 

****:TAZ PG 34

I membri delle sette furono capaci di meglio sotto le amministrazioni dei Carabi,più corrette e dissolute,dove interessi rivali europei avevano lasciato molte isole deserte.

In particolare Barbados e Jamaica,devono essere state abitate da molti estremisti.Qui per la prima volta possiamo studiare un proto-TAZ,riuscita nel nuovo mondo.Fuggendo dagli odiosi vantaggi dell’imperialismo ,quali schiavitù,servitù,intolleranza e razzismo,i bucanieri adottarono costumi indiani,si sposarono con caraibici,rigettarono ogni nazionalità,elessero democraticamente i loro capitani e tornarono allo stato di natura.

 

- PROBLEMATICHE DELLA SOSTITUZIONE.

*:CYBERCULTURA,Pierre Lèvy,pag 210;sostituzione o aumento della complessità?

 

Al fine di prevenire inquietudini legittime,devo dedicare qualche riga alla confutazione del più diffuso degli argomenti espresso dai nostri "intellettuali critici".Una delle idee più false,e piu resistenti é quella della sostituzione pura e semplice del vecchio con il nuovo,del naturale con il tecnico,del reale con il virtuale.Per esempio,é un terrore diffuso , tanto tra il pubblico quanto tra chi decide sul piano economico e politico,che l'incremento della comunicazione nel cyberspazio vada a sostituire il contatto diretto umano.

E' molto raro che una nuova modalità di comunicazione o di espressione soppianti completamente quelle anteriori.Si parla forse meno dell'invenzione della scrittura? Evidentemente no,eppure la funzione della parola orale é cambiata.

La foto ha sostituito la pittura?No,esistono ancora pittori attivi.

Le persone continuano più che mai avisitare musei,mostre,gallerie, comprano le opere degli artisti per metterle in casa.

In compenso è vero che i pittori,scultori e incisori non sono più gli unici fabbricanti di immagini.Essendo mutata l'ecologia dell'icona,i pittori hanno dovuto reinvetare la pittura,perché essa si conquistasse un posto originale,una funzione insistituibile nel nuovo ambiente creato dalle procedure industriali di produzione delle immagini.

**:CYBERCULTURA,Pierre Lévy,pag 211;Crescita parallela delle telecomunicazioni e del trasporto

 

Lo svluppo della telefonia ha comportato la diminuizione dei contatti interpersonali e una diminuzione dei trasporti?No,al contrario.Ripetiamo che il telefono e l'automobile sono cresciuti paralleli,e non l'uno a detrimento dell'altro.

Più si  installavano apparecchi urbani telefonici più il traffico aumentava.Esiste,certo,anche un rapporto di sostituzione,perché,se la rete telefonica di una città si guastasse,si assisterebbe probabilmente ad un aumento del traffico e degli ingorghi.