Il punto di vista degli stati e dei mercati

Gli stati hanno diversipunti di vista rispetto all'avvenire del Cyberspazio.

Un problema che questi devono affrontare è sicuramente il concetto deteritorializzazione,proprio della

rete, infatti tutti i beni informaticisia in ambito economico, finanziaro,medico, giuridico,possono transitare

da una parteall'altra del mondo senza dover passare nessun tipo di dogana.

Lo stato perde in questo modo il controllo su una parte di flussi economici e informatici, infatti le

legislazioni sono valide solo all'interno dei confini statali,e di conseguenza per aggirare le leggi

è sufficiente organizzare un server in uno dei cosiddetti "paradisi di dati".

Un altro tipo di problema che coinvolge la sovranità degli stati è la crittografia.

Quando nel 1991 l'anarchico Phil Zimmermann a messo a punto e distribuito gratis in rete PGP gli stati

sentendosi minacciati hanno escogitato diverse soluzioni.Gli Stati Uniti ad esempio hanno cercato di

imporre unostandard di crittazione di cui le sue agenzie di inteligence avrebbero la chiave.

La Francia considera i possessori di PGP no autorizzati come detentori di armi, che possono minare la

sicurezza dello stato. Sull'altra sponda Cyberpunks e Criptoanarchici come lo stesso Zimmermann

difendendo l'uso della crittografia si battono per migliorare e mantenere la tutela della privacy dunque

quello che considerano un importante conquista del cittadino nei confronti del potere statale.

Ma la crittografia che ha ormai innescato un processo "irreversibile"ha anche altri agguerriti sostenitori

come le grandi forze economiche che progettano affari in rete e che senza la crittazione dei numeri delle

carte di credito non possono far decollare il commercio in rete.

Dunque la crittografia è un arma a doppio taglio usata da alcuni per fini di bene e da altri per fare

profitto. Il divenire del Cyberspazio è ricco di progetti in contrasto tra loro.

Per i suoi inventori la rete è uno spazio libero di comunicazione interattiva e comunitaria, dove

scambiare informazioni, mentre per i magnati della New economy deve diventare un enorme mercato

trasparente di beni e servizi che realizzerebbe il progetto del vero liberismo economico.

Eliminando ogni intermediario produttori e consumatori avrebbero così una maggiore informazione sui

prodotti e sui prezzi.

Per altri ancora, come i venditori di contenuti (canali televisivi, distributori di videogiochi, ecc.),

il Web dovrebbe diventare un enorme database dove trovare e consumare, ovviamente a pagamento,

tutti i servizi forniti da queste aziende. Se Bill Gates interpreta il Cyberspazio come un immenso centro

commerciale su scala mondiale è perché vende gli strumenti d'accesso, e operando in questo modo il

mercato verrebbe ridefinito a vantaggio dei soggetti che dominano certe tecnologie.