STORIA DEI MEDIA

La grande diffusione dei mezzi di comunicazione di massa è uno degli aspetti più caratteristici della civiltà contemporanea: la stampa, la radio, la televisione, il cinema. la fotografia e tutto quello che riguarda la cartellonistica (messaggi pubblicitari, affissioni,...), permettono, infatti, di divulgare con una tempestività e una capillarità impensabile fino al secolo scorso, un emorme quantità di messaggi relativi ai fatti di cronaca, alla politica, allo spettacolo, alla pubblicità, alla cultura.Occorre però guardarsi indietro, nella esperienze passate, per rendersi conto di come si è giunti a determinare il destino della nostra specie.Individuare una serie di epoche in cui i nostri progenitori realizzarono successivi progressi nella capacità di scambiare, tramandare, recuperare e diffondere informazione.

_ Nel periodo compreso tra 90.000/40.000 anni fa, i primi ominidi iniziarono a far uso della parola e del linguaggio. Comunicavano attraverso rumori e movimenti del corpo, che costituivano dei segni e segnali a tutti comprensibili, come il linguaggio del corpo che includeva segnali fatti con le braccia e con le mani. I dipinti dell'uomo di Cro Magnon rappresentano forse il primo tentativo di immaganizzare informazioni, una sorta di anticipazione della scrittura. Dipinti sulle pareti delle caverne, che risultano dei veri e propi capolavori per la composizione e la scelta dei colori.

_ Intorno al 4000 a. C, fecero comparsa in egitto le prime iscrizioni apparentemente associate a particolari significati: i cosidetti "geroglifici" che da semplici incisioni su pietra si trasformarono in disegni e pitture. Dagli egiziani si arriva ai sumeri, che anch'essi svilupparono un altro tipo di scrittura, detta "fonetica", ina quanto associavano a delle semplici immagini stilizzate un particolare suono, invece che un concetto.

_ Si arrivò alla scrittura "alfabetica" con i greci, affermando l'idea di usare le lettere per indicare le consonanti e poi le vocali, invece che per rappresentare le sillabe.

_ uno dei principali traguardi che l'uomo abbia mai raggiunto, e che ci consente di esaminare le fasi e le relative tecniche del Manifesto pubblicitario, è senza alcun dubbio la scoperta della stampa.Un passaggio decisivo per la comparsa della stampa nel mondo occidentale si ebbe quando la carta incominciò a sostituire la pergamena. La carta aveva fatto la sua comparsa in Cina, ma fu dall'area islamica che cominciò a diffondersi lentamente in Europa. La sua vera invenzione è dovuta ad un certo Johann Gutemberg (1455), un tedesco che inventò un sistema originale per produrre caratteri. Egli mise a punto un metodo col quale approntava con estrema cura uno stampo d'acciaio per ogni lettera, così da poterne imprimere la forma in un quadratino di metallo più morbido. Intorno ad esso costruì uno stampo in argilla in modo da potervi versare piombo fuso per fare la gettata della lettera. Una volta fatto questo, le lettere venivano disposte in un forma per comporre parole e frasi. L'immagine che ne risultava era molto nitida.

Il Manifesto pubblicitario deve molto alla scolperta della stampa. I primi manifestiì in età moderna pubblicizzavano eventi privati e pubblici- quali spettacoli, proclami, editt- ma è solo nella metà del XIX sec., in seguito all'espansione della produzione industriale e al perfezionarsi della tecniche di riproduzione e dei prcedimenti di stampa, che si giunge gradualmente alla formazione di un linguaggio rinnovato.