e-mail Bifo

Franco Berardi, meglio conosciuto come Bifo da quando alle medie firmava così i suoi quadri astratti, diviene negli anni ’60 anacooperaista e si unisce al movimento Potere Operaio. Partecipa al movimento del ’68 nella Facoltà di Lettere e filosofia dell'università di Bologna, dove si laurea in Estetica. Nel 1970 pubblica il suo primo libro intitolato “Contro il lavoro”. Nel 1975 fonda la rivista "A/traverso", che diviene il foglio del movimento creativo di Bologna.
Nel '76 partecipa alla redazione di Radio Alice. In quegli anni cominciarono a nascere diverse radio libere, e forse Radio Alice era quella più bizzarra. Chi era Alice?! "Alice era il diavolo, l'assalto totale allo stato dell'oppressione, il nostro sorriso, il nostro corpo sempre più libero, capace di amare.". Il caso Radio Alice esplose nel 12 marzo del ’77 quando la polizia entrò nei locali della radio, distrusse le apparecchiature, arrestò i redattori e mise a tacere la voce dell’emittente. Bifo che partecipò alla redazione della radio, sarà ricercato per istigazione all’odio di classe a mezzo radio e pagherà tale pena col carcere e l’esilio. Va così a Parigi dove conosce Felix Guattari, Michel Foucault. Pubblica da Seuil Enfin le ciel est tombè sur la terre. Rientrato in Italia pubblica La barca dell'amore si è spezzata, e poi si trasferisce a New York, dove collabora alla rivista "Semiotexte", e da dove manda articoli per la rivista milanese "Musica 80", diretta dal suo amico Franco Bolelli. Viaggia a lungo in India, Messico, Nepal, Cina. Ritornato in Italia nel 1985, con alcuni amici apre TOPIA, centro per l'ecologia mentale. In quegli anni comincia ad occuparsi del fenomeno della rete telematica, pubblica sulla rivista "Alfabeta" l'articolo Tecnologie comunicative che preconizza l'esplosione della rete come fenomeno sociale e culturale decisivo. Nel 1989, dopo un periodo di studio in California pubblica l'opuscolo Cyberpunk con l'editore Synergon. Segue Piu' cyber che punk, Cancel, Politiche della mutazione e Mutazione e cyberpunk. Nel 1991 partecipa come attore e sceneggiatore al film "Il Trasloco" di Renato De Maria. Nel 1994 organizza, con il consorzio università città di Bologna il convegno internazionale CIBERNAUTI, che viene pubblicato in quattro volumi da Castelvecchi. Pubblica Come si cura il nazi, Neuromagma, e recentemente Exit, il nostro contributo all'estinzione della civiltà. Dal ’96 è Consulente della trasmissione RAI MEDIAMENTE una trasmissione di ricerca, di sperimentazione, di analisi critica delle nuove tecnologie e delle nuove forme di cultura in rete. Con l’arrivo del nuovo governo però Berardi si allontana dalla trasmissione. Bifo non riconosce la nuova MEDIAMENTE in quella stessa trasmissione alla quale aveva collaborato lui. Nel 1999 partecipa, anche se non fisicamente, alla rivolta di Seattle. Nel 2000 pubblica La fabbrica dell'Infelicità.