OLD SCHOOL/NEW SCHOOL & POLITICALLY CORRECT/POLITICALLY UNCORRECT
Il femminismo old school e new school è
separato da molti punti di vista eppure unito indissolubilmente il secondo come
conseguenza del primo.
Il post femminismo cosidetto in slang "new school" del quale fa parte
anche il cyberfemminismo è più liberista, rivede completamente
certi valori, soprattutto di forma e aspetto troppo rigidi dell'old school ,
le femministe degli anni 70 boicottavano la forma femminile stereotipata dell'uomo
sino alla esagerazione che in quegli anni era però necessaria poiché
anche io non penso che le rivoluzioni possano iniziare sottovoce, ma in maniera
radicale, quindi per fare un esempio oltre a bruciare reggiseni c'era la negazione
del make up e della femminilità come seduzione e bellezza non considerando
che essa può essere diritto della donna stessa e non necessariamente
in funzione di uno standard. Oggi le cose sono cambiate, c'è l'autocoscienza
di piacere a noi stesse senza dover rendere conto a nessuno, del goder sessuale
cosa molto rigida nel primo femminismo, il presentare la propria corrente sessuale
come un tesserino prima di noi stesse, l'esaltazione del diritto gay/lesbico
ma sminuendo l'etero e bisessuale.
Nel new school si è imparata l'ironia del giocare con la nostra sessualità
così come il nostro essere senza sensi di colpa.
Le nuove generazioni cercano di abolire il politically correct ossia un certo
modo di far rivoluzione senza offendere nessuno con un per favore e un grazie
con motivazioni studiate e culturali, non dimentichiamo che gli anni 70 sono
stati per la maggioranza della media borghese, ragazze che potevano permettersi
l'università e un certo tipo di cultura e che ora sono per la maggior
parte disperse.
Io preferisco l'attacco diretto, la sorpresa : la cultura ma con il parlare
semplice e diretto della strada, il computer come mezzo comune e non come cosa
culturale genialeda snob.
Un buon esempio di questo old school lo troviamo nel libro di Susan Hawthorn,
"Cyberfemminist/ connectivity/critique and creativity " edito dalla
Spinifex, una raccolta di numerosissime donne del movimento, da artiste a scrittrici
a studiose multimediali ad un infinità di contatti che sono di sprono
alla comunicazione tra donne.
Troviamo l'esempio di Bandana Pattanaik, dell'associazione donne afgane, che
racconta l'intollerabile situazione che riguarda le donne di quel paese, dall'infibulazione
al calpestamento di tutti i diritti umani più elementari.
Scarlet Pollok e Jo Sutton che producono magazine cartacei e on line su "Violence
Against Women" e "Women's Health" descrivono come hanno visto
accrescere il movimento femminista e constatano ciò tramite contatti
su internet e interscambi artistici e politici per opere su magazine o fanzines
è che sono aumentati e molto più facilitatati. Così viene
accresciuta la trasparenza di idee e la possibilità di risorse globali
di comunicazione , una partecipazione democratica adoperando internet come strumento
e tramite.
Segue Laurel Guymer e i suoi studi politici sulla contraccezione, omofobia,
coercizione sessuale nell'industria dell'
omonima, come non avere paura del cyberspace ,imparare a navigare e a costruire
siti. La differenza tra femminismo Old School e quello contemporaneo ci viene
proposta da Joan Koreman.
Melissa Scottdel magazine on line e cartaceo "Wave Lenghts" è
un'artista cyberpunk sul net, si occupa di underground bands, gay, lesbian,
bisexual, fantasy, fiction e non.
Heather Kauffman e Virginia Westwood, studiose della società e dell'industria,
la divisione in generi sessuali e tipi di persone, classi sociali ecc... così
creando gruppi e sottogruppi più controllabili e non lasciando una vera
libertà. Esse lavorano nell'industria tecnologica facendo sentire la
propria voce come bisogni delle donne, supportano gli Hackers come necessari.
C'è poi una famosa scrittrice di ipertesti e di labirinti elettronici
con multi effetti , Carmel Bird.
Sushi Namjoshi è invece una poetessa e giornalista che propone interessanti
tesi sui miti indù e le religioni tribali femminili connesse in qualche
modo al cyberspazio.
Alesia Montgomery invece descrive il contesto sociale di classe, di sessualità
e di razza nell'educazione del femminismo, tratta anche l'influenza che hanno
l'una sull'altra la vita reale e la vita virtuale come una situazione borderline
di breve confine tra di esse.
Una delle più agguerrite è Beth Stafford che definisce semplicemente
cyberfemministe come delle femministe al computer che usano la tecnologia come
comunicazione per cercare di creare modificazioni culturali di ruoli predefiniti
sulla donna-moglie-madre , che sono presenti tuttora anche in ambienti cosiddetti
più "aperti"come quello cyberpunk, infatti è vero che
il cyberfemminism è supportato da molti gruppi analoghi ma è anche
criticato se non boicottato da molti altri.
La sessualità globale è l'argomento di cui tratta invece Donna
Hughes, internet usato ancora una volta come traffico pornografico e oggettificazione
della donna, sesso come mercato di carne femminile.
Renate Klein, provocatoria politicante, alla frase della Haraway "Meglio
Cyborg che Madonna" risponde "Ma se sarò più Cyborg
che Dea, il patriarcato andrà via ?" Il cyberfemminismo aiuterà
il femminismo ? E in che maniera? La situazione è ancora aperta essendo
un movimento insito nella tecnologia , la cosa in espansione più continua
del mondo , la realtà di donne, emarginati, gay, persone di colore, lavoratori,
poveri ecc...è ignorata, tutto ciò che ci è intorno , da
TV, pubblicità e standard di pensiero è rivolto all'uomo etero,
bianco, medio borghese. Si parla filosoficamente della realtà, ma in
quale contesto la donna ne fa parte ?
La dottoressa Josie Arnold, come artista multimediale e docente della stessa
materia definisce la poesiapiù libera tra pixel che imprigionata nelle
corde vocali o su pezzo di carta, evoca quindi il concetto di arte libero senza
tempo o tangibilità una concezione di cyber spirito. Miriam English e
Kathy Mueller sono due disegnatrici multimediali di realtà virtuali,
il futuro deve essere come una palpebra invisibile in 3 D.
Beryl Fletcher ha scritto il testo "Sylicon Tongue" fondamentale per
la narrativa cyberfemminist, parla di manipolazione politica e tecnologica della
fertilità della donna e la possibilità di riconciliazione tra
corpo e anima nel Cyber spazio.
E finalmente Susan Hawthorn, autrice di questo libro secondo me un po' troppo
positivista e sobrio ma comunque interessante, soprattutto nel suo incessante
sprono alla comunicazione attiva, allo smuovere le donne al contatto tra di
loro. Le sue domande si basano sulla concezione di potere, della sua modificazione
del "Vitruvian Man" di Leonardo da Vinci in "Vitruvian Women"
, un mondo soggiogato alle donne da sempre e visto solo in un ottica maschile
perchè solo a loro era e in parte è concesso potere, cultura e
libertà, in esso quindi il mondo lo rispecchiava.
Con la frase "Premestrual is a post modern" si ricorda il primo femminismo
più ribelle per quello venuto poi , più blando. Non bisogna dimenticarci
che è il nostro potere aportarci alla rivoluzione digitale.
Uno dei libri più belli con personaggi di vera ispirazione è "Meduse
Cyborg" seguito da "Angry Women In Rock" entrambi della Re Search
e scritti dalla brillante giornalista Andrea Juno, il secondo su cui non voglio
dilungarmi è un'opera su musiciste femminili di vari generi e con un
certo spessore e tra queste appunto il movimento Riot Grrrls, da qui sono riprese
le Guerrillas Grrrls ecc...
Meduse Cyborg è una raccolta di interviste con domande intelligenti su
vari personaggi di scene underground , ma nonostante il titolo non tutte sono
annesse direttamente al movimento cyborg. Dichiarazioni preziose come quelle
di Kathy Acker , fondamentale scrittrice narrativa cyberpunk che utilizza tecniche
dal cut up alla Borroughs al surreale onirico; come non dimenticare "Don
Quixote" o "Blood and Guts in the Highschool ".
Nel libro seguono le performer Karen Finchley, Linda Montano e Valerie Export,
le attiviste per il diritto di aborto Kerr e Malley, la scrittrice lesbica più
famosa d'America, Susie Bright, la poliedrica e mia favorita Lygia Lunch, la
grande sperimentatrice oscura vocale Diamanda Galas e l'attrice e regista porno
femminista Annie Sprinkle, per citarne solo alcune.
Poche di queste hanno a che fare direttamente con il cyberfemminismo ma sono
state e sono fonte di ispirazione per tutti noi.
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