IL FUMETTO

 

SEGNO E STILE DEL FUMETTO.

Il disegnatore di fumetti ,a differenza dell' illustratore ,deve essere un tratto di penna molto sintetizzato.

Il segno, nel linguaggio grafico del fumetto e' nitido,senza sbavature ; e' un segno che profila i contorni delle figure ora sottile ora denso e corposo. Le ombre sono sintetizzate in zone nere piane, senza paesaggi intermedi di chiaro scuro che permettono di ingrandire o rimpicciolire il disegno mantenendo niti nella riproduzione meccanica per la stampa anche i piu' piccoli particolari espressivi.

Fin dagli inizi di queste espressione grafica il disegno fumettistico tende alla sintesi dei tratti dei volti, perche' la letteratura di essi sia immediata, facilmente ripetibile nelle numerose seguenze delle storie disegnate e' perche' l'individuabilita' dei tipi sia ben caratterizzata. Anche i disegni per i fumetti e per cartoni animati presentano stili diversi che variano secondo il pubblico cui sono diretti e portano

l'impronta della societa' in cui sono stati creati.

IL FUMETTO DELLA PITTURA, DEL TEATRO E DEL CINEMA.

Anche il fumetto e un modo di comunicare che utilizza parole e immagini. Grazie alla combinazione dei due linguaggi la letteratura delle storia a fumetti diventa semplice, scorrevole e piu' divertente; cio'spiega la grande diffusione di questo genere di narrazione. Il fumetto e di origini piuttosto recente: esso fonde in un linguaggio originale in mezzi espressivi della pittura, del teatro e del cinema.

-Della pittura trae il disegno, il colore la resa protettica dello spazio;

-Del teatro deriva il dialogo, interrotto di quando in quando da brevi didascalie che spiegano a riassumono gli avvenimenti

-Dal cinema ha appreso l'uso dei piani e delle inquadrature.

Inoltre, anagolmente al cinema, il fumetto rappresenta visivamente il trascorre del tempo.Il racconto per immagini antenati illustri nella Storia dell'Arte;basta pensare alle vite di Gesu'o dei Santi dipinteda diversi pittori, o ai rotoli giapponesi del medioevo che narrano avventure sensazionali e romanzesche di personaggi popolari, ripresi in attegiamenti di veri nelle varie scene. I temi del fumetto spaziarono dal comico all'avventuroso, dal poliziesco e alla fantascenza.

GLI ELEMENTI DEL FUMETTO.

La storia, nel fumetto, viene raccontata in una serie di <<vignette>> o riquadri (detta segnenza) disposti lungo una striscia o che occupa un intera superfice della pagina. Nelle varie vignette sono rappresentati:

-i personaggi in cui si basa la storia ;

-gli arredi o gli elementi che caratterizzano i luoghi dove la storia si svolge;

-gli elementi del linguaggio molto spesso racchiusi in spaziature o <<nuvolette>>.

Ogni vignetta e' poi collegata alle altre secondo criteri e modi grafici differenti a seconda dell' autore o del tipo di storia; altretanto varie sono le techiniche utilizzate nella realizzazione grafica.La distribuzione dei quadri sulla pagina, il disegno delle nuvolette il modo con cui sono scritte alcune parole rispondono a un codice narrativo sempre ripetuto e quindi immediatamente compreso dai lettori.

DELLA COMUNICAZIONE FUMETTO.

Nelle immagini che corredono queste pagine,potreste osservarcene

l'efficacia della comunicazione di un immagine o di un racconto a fumetti derivi anche dalle techiniche grafiche utilizzate dagli autori.Molte vignette sono caratterizzate dall' uso dell'onomatopea ,della metafora visualizzata, dei segni cinetici. L'onatopea, cioe' la rappresentazione grafica di parole che imitano i rumori, e' utilizzata per aumentare la loro efficacia e la loro intensita . La metafora visualizzata serve invece a mettere in luce attraverso immagini simboliche, una particolare situazione di pensiero emotiva.

Ad esempio, i cuoricini indicano una improvvisa passione e un cuore spezzato indica una delusione amorosa.Una serie di stelline suggerisce il dolore fisico, un punto interrogativo indica l'incertezza di un personaggio, una lampadina accesa, il sorgere di un idea luminosa e cosi via.Il termine <<cinetico>> si riferisce al movimento che nel fumetto e indicato da segni particolari: da linie che seguono lo spostamento di un ooggetto o di persona, il profilo di un corpo ripetuto in successe posizioni, nuvolette di polvere sollevate nella corsa o altro.

La storia a fumetti puo' cantire alla didascalia, che collagono lo spiegano mutamente di situazione molto da raccontare con immagini e su cartigli, cioe' quei riquardi pieni di parole posti fra due

vignette. Anche i caratteri con cui sono rese le varie scritte che completano il fumetto rispondono a norme abbastanza precise:ad esempio, una parola detta con enfasi o gradita e scritta in merito o gradita e scritta in neretto, mentre il carattere tremolante rivela la paura di chi parla. Per tavole colorate si usano quattro colori di base il giallo, il magenta, il cyan e il nero che appartinamente mescolati, danno altre tinte. I disegnatori dispongono di un archivio personale o di libri specializzati che illustrano mobili e costumi delle vari epoche, ormai altri particolari oggetti necessari per abbientare le tavole nei vari periodi della storia, ormai e altri particolari oggetti necessari per obbientare le tavole in vari periodi della storia. In un fumetto e' fondamentale importanza lo studio dei personaggi e soprattutto dei protagonisti che dovranno conquistare il pubblico.

La nuvoletta del fumetto; essa puo' essere dentellata quando esprime l' agitazione o lo stupore del personaggio; puo' avere i controni tratteggianti quando le parole sono dette sottovoce. Quando il personaggio pensa a qualcosa la nuvoletta e collegata alla sua testa da una serie di bollicine. A differenza del fumetto tradizionale,le strisce si esauriscono in poche vignette e si concludono con una battuta folgarante i riferimenti grafici alla realta' sono pochissimi: gli sfondi non cambiano; ombre sono inesistenti o appena accennata, i colori sono spesso nel tutto eliminati. Nel mondo dei papaveri,i visi dei bassotti , per quanto fortemente segnati le mascherine nere e delle guance cosperse di puntini come non si radassero mai, non sono minacciosi ma buffi e d' avorismo. Paperon de' paperoni con il suo eslusivo amore per il denaro, non ci appare sordito, perche' la vivacita' del disegno e gli attengiamenti infantili e del personaggio che lo rendono irrisistibbile simpatia.

In una storia avventurosa l' eroe e' forte, invicibile, coraggioso e leale; la fanciulla buona e sempre dolce, affettuosa sincera, pronta a soccorrere il protagonista in difficolta' ed ad aiutare i deboli. La donna fatale e' perfida, traditrice di una bellezza inquetante. Un buon fumetto esprime questa tipicita' anche attraverso il segno e l' inquadratura. L' eroe e' raffigurato quasi sempre di fronte di profilo o di tre quarti, in modo, da apparire senza ombreggiature sul viso. I suoi lineamenti sono forti e decisi, ma anche gradevole e disegnati con una linea sottile e continua. I cattivi sono resi come un segno piu grosso hanno fori ombre sul viso, lineamenti volgari, spesso barba mal rasata e forte sopracciglia. Se operano ai danni dell' eroe e della comunita' si rilevano facilmente per lo squardo obbliquo e la smorfia ambiqua della bocca. Anche i personaggi comici sono la personificazione di determinati difetti e qualita' , ma i fatti sono esagerati dal punto di trasformarsi in caricature un colore aderisce simbolicamente al significato della scena: se e' drammatica e violenta predominante le tinte violacce , i marroni, oppure i colri freddi, i contrassi netti e forti chiaro scurali.

Uno sfondo nero parla di insidi o di morte il rosso evoca il sangue , ma si addisce il costume dell'eroe come segno di vitalita'. I personaggi malvaggi e spietati vengono presentati con forte ombreggiature o addirittura in contro lece. Spesso vengono inquadrati dal basso per accrescere il senso di inquetudine della scena.

FUMETTO ITALIANO.

I tradizionali racconti di origine francese e inglese che comparivano nelle riviste <<per i bambini >> il novellino, (il giornalino della domenica) dall' inizio del secolo cominciarono ad alternarsi con l'uscita del corriere dei piccoli nel 1098 a tavole di produzione staturnitese (BUSTER, BROU THE KATZEN,AMMER KIDS,RIBBATTEZZATI BIBI' E BOBO')private pero' delle nuvolette e' commettate da stoffe in rima in questa forma furono pubblicate le prime serie di produzione italiana, firmate da Attilo Mussolino(BILBOLBUL), Carlo bisi(SOR PAMPURIO ), Sergio tofano (BONAVENTURA) e dal profilico antonio rubinocon l'avento dei fumetti di avventura americani pubblicati negli anni trenta dal avventuroso, topolino, l' audace e altri perlodici, i fumetti italiani assunsero gli stesse moduli di quelli staturnitesi raccogliendo un nuovo pubblico, se vogliamo piu'<<adulto>>, e liberandosi da quella patina<<infanticey>> che finora li aveva permeati. La cosi detta <<scuola antiguerra>>si sviluppo intorno alle case editrici nebbini e mandadori, tra i suoi esponenti Rino Albatelli, Giovanni Scolari,Federico Pedrocchi, autori di lunghe saghe che continuarono per tutto il conflitto ( Il ministero della popolare aveva infatti vietato l' importazione di fumetti stranieri). Il primo dopo guerra e' caratterizzato dal proliferrare di testate comiche nata nate sulla scia del successo di topolino (Cucciolo, miramolla, i personaggi di jacovitt6i) e da serie avventuriose di carattere essenzialmente westen tra cui tex (1948)di Bonelli e Galeppini, protagonista di una saga che continua con l' iterrotto successo fino ai nostri giorni. Gli anni sessanta sono caratterizzati da due fenomeni antitemici: l' uscita dei cosi detti neri (diabolk1962)e delle pubblicazioni erotiche per adulti (isabella 1966), e la comparsa del fumetto <<intelletuale>> (Linus 1965). Quest' ultimo,insieme ad altre pubblicazioni nate sulla sua scia, a lanciato autori di risolanza internazionale come Hugo Prat, Guido Crepax, Milo Menara.Nell'ambito del fumetto umoristico, infine, segnaliamo la serie di strisce "STURMTRUPPEN"(1968) di Bonoui, il fumetto satirico "ALAN FORD" (1968) di Magnuse Buncher e "LUPO ALBERTO (1970) di Silver.

Mandalari Maria

Pittura I anno

Corso di Teoria e Metodo dei Mass Media

Prof. Tozzi Tommaso