I MEDIA TATTICI
 
Un media tattico nasce grazie alla rivoluzione avvenuta nell'elettronica di consumo, che dà la possibilità a coloro che si sentono al di florida gerarchie di potere e sapere, di accedere o realizzare un "media" indipendente da quelli ufficiali. Data la partecipazione, qualità essenziale di un attivista tattico è la mobilità, che sfugga al controllo dei media sulla massa. I media tattici riportano gli eventi in modo non imparziale proprio per la partecipazione che li distingue dai media tradizionali. Sono mezzi della crisi, della critica,dell'opposizione (la loro identità politica, la loro critica nei confronti dei media tradizionali, la critica alle teorie di rappresentazione, ora sono esse stesse in crisi). I media tattici vengono altresì definiti come una "forma di umanismo" che si contrappone a ciò che Peter Lamborn Wilson definisce "l'incontrastato dominio del denaro sul genere umano" e alle nuove forme di scientismo tecnocratico (entrambi infatti tendono a limitare la discussione sull'uso umano e sulla ricezione sociale). I media tattici sono in continuo divenire e coinvolti in un processo di messa in discussione dei canali in cui lavorano, per questo motivo devono essere estremamente fiduciosi del fatto che il contenuto sopravviva intatto da interfaccia ad interfaccia. Questi progetti si basano sul principio di risposta flessibile e si devono muovere tra diverse entità e lavorare con diverse coalizioni, restando sempre e comunque fedeli alle proprie motivazioni originali. Nella "Esperienza della vita quotidiana" De Certueau analizza la cultura popolare come "uso, insieme delle pratiche realizzate sopra ad un testo come struttura, anziché come dominio di testi e manufatti": in questo modo si sposta l'enfasi dalle rappresentazioni in sé stesse all'uso che di queste viene fatto. De Certueau descrive il processo di fruizione delle rappresentazioni come un insieme di tattiche, grazie alle quali il più debole (individuato come "utente tattico") può sopraffare il più forte (individuato come "produttore strategico e presuntuoso"). Quindi nasce questa dicotomia tattico/strategico che in seguito creerà un ampio vocabolario di tattiche che darà luogo all' "estetico esistenziale". Il lavoro media-tattico è il lavoro di quelle persone che sono consapevoli del valore dei temporanei capovolgimenti del potere e che, anziché resistere alle ribellioni, cercano di sfruttarle per ampliarsi. I media tattici sono sempre provvisori: ciò che conta sono le connessioni.
 
 

CHE COSA RENDE I NOSTRI MEDIA TATTICI?

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