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SOFTWARE DA IERI AD OGGI

Prima dell’avvento del personal computer il software si regalava in quanto le case produttrici ricavavano profitti altissimi vendendo l’hardware e non vi era un’accanita concorrenza tra le aziende produttrici di software. Sommato a tutto questo c’era anche il fatto che vi era un rapporto inscindibile tra cliente-fornitore, dati i costi era praticamente impossibile cambiare il fornitore, ed i computer erano utilizzati da esperti, essi stessi programmatori, che realizzavano da soli ciò che gli serviva. I software erano perciò considerati degli accessori delle macchine. E’ interessante osservare che l’IBM è l’azienda leader dei computer possedendo il 70% del mercato. La sua politica interna è orientata verso la non brevettabilità del software, tale convinzione era largamente appoggiata dagli altri costruttori di computer. Tuttavia questo è stato un modo per salvaguardare i propri interessi. Difatti, molti nella comunità software sono stati ingannati da questa credenza mentre, IBM ha acquisito brevetti software ed è diventata la compagnia con le maggiori vendite di quest’ultimi. Da imputare a questo fatto è stato il ritardo di conoscenze del PTO (Patent Office) in materia quando ha dovuto considerare seriamente i brevetti.
E’ anche questo il periodo in cui la ricerca accademica aveva lo scopo di elaborare una serie di elementi o programmi che avrebbero dovuto diventare in pochi anni la base utile alla creazione di standard condivisi. Tutti hanno il medesimo obiettivo, l’avanzamento generale del settore. Tra le associazioni più attive vi è l’Homebrew Computer Club, in cui appassionati, hobbisti e ricercatori universitari discutevano e progettavano collettivamente. E’ in questo periodo che si verifica un episodio che modificherà per sempre tale situazione:
Il fatto ha come protagonisti due ragazzi che fanno parte dell’Homebrew Computer Club, Bill Gates, Paul Allen e la loro società appena costituita la Micro-soft (nel 1975). I due dopo aver letto su “Popular Electronics” l’uscita dell’Altair (primo minicomputer in kit, privo di software validi), telefonano ad Ed Roberts, proprietario dell’azienda produttrice (MITS), per proporgli il loro compilatore BASIC scritto assieme a Marty Davidoff. L’affare va a buon fine e questa è la prima vendita della Micro-soft. Nello stesso anno Gates ed Allen si trasferiscono ad Albuquerque, sede della MITS, per progettare un programma che collegasse l’Altair con unità a disco. Questo era il segnale che stava nascendo l’industria del software. Successivamente Roberts vincolò il prezzo del BASIC all’acquisto della scheda di memoria e di altro hardware della MITS. Gli hobbisti, verificata lo scarso valore della scheda e l’elevato costo del BASIC, si videro “costretti” a sottrarre, durante una dimostrazione a Palo Alto, il BASIC e a copiarlo. Nei giorni successivi le copie dilagarono tra i componenti dell’Homebrew Computer Club (di cui faceva parte anche Gates, lo ricordo) convinti che il software dovesse circolare liberamente. In seguito al dilagare di copie "pirata" il 3 febbraio 1976 Bill Gates scrive una lettera aperta agli hobbisti, pubblicata sulla newsletter "Computer Notes" in cui attacca apertamente la copia non autorizzata. La lettera viene riportata anche sul bollettino di febbraio dell'Homebrew Computer Club. L'argomentazione principale di Gates contro la diffusione incontrollata dei programmi e' che questa pratica scoraggia i programmatori, rendendo meno remunerativa la realizzazione dei loro prodotti. Questa tesi sarà però bocciata dagli eventi futuri, il caso più eclatante è Linux originato dal lavoro di migliaia di programmatori che apportano costanti migliorie al sistema operativo in quanto libero. Tale sistema operativo diverrà, dal 1991, il più efficiente per l’utilizzo su personal computer.
Subito dopo la lettera aperta sulla pirateria si inizia ad aprire un dibattito sulla questione del software ed hanno inizio una serie di iniziative: D.Allison scrive una versione del Tiny Basic per Altair e rende pubblico il codice attraverso un articolo su PCC come progetto partecipativo. Questo pone le basi per la creazione della rivista Doctor Dobbs Journal che si sarebbe occupata e si occupa tuttora di “software gratis o molto economico”. Jim Warren, direttore allora della rivista appena creata dichiarò:”Quando (il software) sarà gratis o così poco costoso che sarà più facile pagarlo che duplicarlo, non verrà più rubato”; ancora, Tim Pittman, in risposta a Bill Gates, scrisse un Tiny Basic per il Motorola 6800 e lo vendeva a 5 dollari, lo faceva teorizzando che il software deve essere disponibile per tutti e che quindi deve costare il meno possibile. Ottenne moltissimi consensi tanto che la gente gli mandava i soldi anche se era entrato in possesso del software copiandolo.
Intanto, dato il grande successo della vendita dell’Altair si crea dal nulla un nuovo mercato, quello del “microcomputer”. Le grandi aziende come la IBM consideravano tale fenomeno come non rilevante, ma soltanto come un gioco e ne restano, momentaneamente, fuori.
E’ verso la metà degli anni settanta che si inizia ad avere una protezione giuridica del software assicurata tramite la disciplina contrattuale e il segreto industriale, ossia attraverso le leggi a difesa del brevetto. Comunque questo non basta alle aziende, il brevetto infatti deve essere reso pubblico dopo 20 anni per garantire un avanzamento complessivo della società. Quindi con il progressivo affermarsi delle Software House si arriva ad avere, agli inizi degli anni ’80, l’attuale disciplina giuridica del software: il software è protetto mediante le leggi del diritto d’autore (La cessione dell’articolo all’utente non è più considerata una vendita ma una concessione d’uso).. Una tutela che dura per ben 70 anni successivi alla morte dell’autore, questo significa uno sfruttamento esclusivo ed illimitato.
Siamo giunti fino nel 1980, IBM, sottoposta a pressioni, decide finalmente di tentare l’avventura e contatta Bill Gates, dopo due incontri quest’ultimo firma un contratto di collaborazione con IBM per la realizzazione di un sistema operativo per il nascente PC IBM.
Tim Patterson mostra alla Microsoft il suo sistema operativo Q-DOS (Quick and Dirt Operating System) un sistema “sporco e veloce”. Ad agosto Paul Allen contatta Tim Patterson (Seattle Computer Products), richiedendo il diritto di vendere il loro DOS ad un loro non ben specificato cliente (IBM) e per questo paga meno di 100.000 dollari. Tale sistema operativo diverrà uno standard dei PC grazie ad IBM e Microsoft.
L’anno successivo Microsoft compra tutti i diritti del DOS dalla Seattle Computer Products, assumendo alle sue dipendenze lo stesso Patterson, e viene adottato il nome MS-Dos (MicroSoft Dos).
Nasce ad agosto del 1981 il primo PC IBM insieme al sistema operativo DOS ed al BASIC della
Microsoft. In soli due mesi gli ordini di questo computer raggiungono le unità che IBM prevedeva di raggiungere in un anno. E’ in questo momento che si delinea il mercato di massa dei personal che attualmente abbiamo.
Nel 1984 la Apple presenta l’interfaccia grafica “Macintosh”. Gates naturalmente aveva compreso l’importanza di tale interfaccia ed infatti già nel 1983 nasce il progetto Windows che si realizzerà nel 1985. Tale uscita suscita le ire della Apple che successivamente farà causa alla Microsoft; Windows, infatti, è una “copia spiccicata” del sistema operativo della società di Cupertino, questo episodio ci fa vedere benissimo come gli interessi prevalgono qualsiasi cosa, è sorprendente come la prima e più grande fautrice del copyright del software è anche la prima a violare tale copyright!
Nel 1987 IBM lancia una nuova linea di personal, i PS/2, dotati di un nuovo sistema operativo, OS/2, frutto del lavoro congiunto dei tecnici IBM e Microsoft. Da questa nuova alleanza sarebbe dovuto nascere il nuovo standard dei sistemi operativi e per lo sviluppo di OS/2 gli accordi prevedevano che Microsoft avrebbe messo da parte il suo Windows. Gates comunque si riserva la possibilità di scegliere quale strada intraprendere, se l’OS/2 o Windows. Nel 1989 a Las Vegas, durante il salone annuale dell’informatica statunitense, arriva la decisione di Gates di non appoggiare più il progetto OS/2 smentendo ciò che aveva poco prima detto Cannavino, responsabile IBM. L’anno successivo esce Windows 3.0 ed è un grande successo. Nel 1992 si ha la definitiva rottura dei rapporti tra i due colossi dell’informatica.
Durante questi 10 anni Microsoft impone i suoi software come standard facendosi pagare la licenza DOS per ogni singola macchina venduta (una sorta di tassa che rendeva non economico installare sui primi PC IBM un sistema operativo diverso) e diviene il leader di questo settore, IBM sorpassa tutte le aziende produttrici di Personal Computer nonostante sia entrata molti anni dopo in questo settore.

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