home
CORSI
STORIA
TEMATICHE
MEDIA
SOGGETTI
indice
Media

Arte, Media e Comunicazione (1997)

Conferenze di autori varii a cura di Tommaso Tozzi con la collaborazione di Francesco Galluzzi e Strano Network.

 
Arte, Media e Comunicazione (2000)

Testo dell'intervento di Tommaso Tozzi alla sezione "Arte" del meeting Hack It 2000, 16-18 giugno 2000, Forte Prenestino, Roma

 
Arte della contestazione, creazione di eventi, panico mediatico

 

Arte, media e comunicazione

Si può indicare una data simbolica per la reimpostazione del problema (del rapporto arte-comunicazione ndr) col 1896, anno in cui succedono moltissime cose, tra cui tre fondamentali per il nostro argomento. In quell'anno si può collocare la nascita del cinema con i fratelli Lumiere, dei fumetti con Yellow Kid di Richard F.Outcault, e del luna-park moderno con il primo parco di divertimenti ad elettricità' di Coney Island a New York. Si afferma insomma l'industria del divertimento di massa (…).
(Francesco Galluzzi)

_Media digitali Il mezzo digitale ha alcune caratteristiche importanti: facilità con cui le opere in forma digitale
possono essere trasmesse; equivalenza delle opere una volta in forma digitale; la non linearità,
cioè, i diversi collegamenti possibili entro un testo o fra testi diversi.
Nesi Susanna Maria
mediadigitali.htm
 
Media e comunicazione (alcune riflessioni teoriche su)    
Media

(Tommaso Tozzi)

Uso controculturale dei media e arti istituzionali

 

Cyberguerre

 

 
Il controllo del globo attraverso le reti telematiche

(Brigitte Schuster)

Cultura di rete

Le comunicazioni dei mass media sono strutturate in sistemi dogmatici ed unidirezionali. Il networking è un'attività bidirezionale, personalizzata e anti-dogmatica. La possibilità di risposta è ciò che rende la realtà un fenomeno complesso e multidimensionale. Coloro che governano hanno un preciso interesse nel mantenere gli individui separati e i loro contatti di natura puramente meccanica ed utilitaristica. Il networking rappresenta una sfida allo status quo, in quanto permette una libera circolazione interattiva di idee non filtrate e diluite dalla saturazione dei media.
(Vittore Baroni)

_Hacktivism

Hacktivism e' un'espressione che deriva dall'unione di due parole: Hacking e Activism.
L'Hacking e' un modo creativo, irriverente e giocoso, di accostarsi a quelle straordinarie macchine con cui trattiamo il sapere e l'informazione, i computer, e da sempre indica un modo etico e cooperativo di rapportarsi alla conoscenza in tutte le sue forme.
Activism, indica le forme dell'azione diretta proprie di chi vuole migliorare il mondo senza delegare a nessuno la responsabilita' del proprio futuro.
Hacktivisti sono gli hacker del software e gli ecologisti col computer, sono artisti e attivisti digitali, ricercatori, accademici e militanti politici, guastatori mediatici e pacifisti telematici. Per gli hacktivisti i computer e le reti sono strumenti di cambiamento sociale e terreno di conflitto. Hacktivism e' l'azione diretta sulla rete. Hacktivism e' il modo in cui gli attivisti del computer costruiscono i mondi dove vogliono vivere. Liberi.
(Arturo Di Corinto e Tommaso Tozzi)
 
_Intelligenza collettiva Pierre Lévy ha dedicato un libro all’intelligenza collettiva, a un’antropologia del cyber-spazio. Le nuove tecnologie di comunicazione e, in particolare, le tecniche di comunicazione su supporto digitale aprono prospettive completamente nuove. Quello che Pierre Lévy tenta di fare con questo libro è di vedere quali sono, fra tutte le possibilità, quelle più positive da un punto di vista sociale, culturale e politico. Sembra che questo dell’intelligenza collettiva sia un vero e proprio progetto di civilizzazione che parte dalle nuove possibilità che si stanno aprendo. Che cos’è l’intelligenza collettiva? In primo luogo bisogna riconoscere che l’intelligenza è distribuita dovunque c’è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l’una con l’altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l’intelligenza collettiva.
(Bassi Bruno e Bassi Dora)
 
Media indipendente (Serena Zanzu)  
Media independenti ed autogestiti i media autogestiti ed indipendenti sono luoghi che si trovano per la maggior parte in rete (internet) in cui si professa e si mette in pratica la libera informazione per cui ognuno può diventare attivista in questo campo.
(Vatteroni Elisa)
 
_Media Tattici che cos'è un media tattico, perché si definisce tattico un media, quali sono le motivazioni che spingono l'evoluzione di questi media.
(Vatteroni Elisa)
 
I media come strumento di protesta

 

Medialismi (Gabriele Perretta)  
Mass media

(Baldi Benedetta)

Media (teorie dei)

(Baldi Benedetta)

Media (teorie critiche)

(Baldi Benedetta)

I media (storia)

(Eleonora Balloni)

I media (storia: La società di flusso)

(Eleonora Balloni)

I media (storia: le utopie del legame universale)

(Eleonora Balloni)

I media (storia: lo spazio geopolitico)

(Eleonora Balloni)

I media (storia: l'individuo misura) (Eleonora Balloni)

I media e la nascita del manifesto

(Simonini Sara)

I media (storia)

(Simonini Sara)

Media (modello della comunicazione di Jakobson)

(Tommaso Tozzi)

Media e mistificazione

(Marco Tognoni)

Teorie dei media

(Baldi Benedetta)

Teorie critiche

(Baldi Benedetta)

Teorie dei media

(Simonini Sara)

Teoria ipodermica

La teoria ipodermica tratta il caso in cui ogni membro del pubblico di massa è personalmente e direttamente attaccato dal messaggio. E' una teoria della propaganda; dove la massa enfatizza l'elemento della teoria ipodermica, per cui gli individui sono isolati e distaccati. Particolarmente importante risulta la "teoria dell'azione", elaborata dalla psicologia behaviorista, dove il comportamento rappresentava l'adattamento dell'organismo all'ambiente, scomposto in unità quali lo stimolo, il rinforzo e la risposta.
(Simonini Sara)

Teoria ipodermica

Risponde alla domanda:" Quale effetto hanno i media in una società di massa?". Teoria basata sulla propaganda e l'influenza, che può avere sulla massa intesa come alienazione dell'uomo.
(Biggi Barbara)

Teoria della persuasione

L' approccio della persuasione, invece, tratta la teoria dei media, che consiste nella revisione del processo comun icativo inteso come un rapporto meccanicistico e immediato tra stimolo e risposta. E' una teoria causa-effetto, che studia pevalentemente gli effetti dei media in una situazione di "CAMPAGNA" ( elettorale, politica, imnformativa,...). Il successo di una campagna dipende dall'interesse che il pubblico ha verso l'argomento. Ha scopi benefici ed è pianificata per raggiungerli.
(Simonini Sara)

Teoria degli effetti illimitati

Nell' approccio empirico sul campo o "degli effetti limitati", si parla di influenza che scprre nei rapporti comunitari. Il cuore consiste nel connettere i processi di comunicazione di massa alla caratteristiche del contesto sociale entro cui si realizzano. Il modo di conoscere un programma per il pubblico va fatto in base all'analisi del contenuto, alle caratteristiche degli ascoltatori e agli studi sulle gratificazioni. La ricerca sul campo si avvicina maggiormente allo studio naturalistico dei contesti comunicativi, dove l'influenza dei media deriva dalle caratteristiche del sistema loro circostante, e i cui effetti dipendono dalle forze sociali che prevalgono in un determinato periodo.
(Simonini Sara)

Teoria critica

La teoria critica si identifica storicamente nel gruppo di studiosi noto come "La scuola di Francoforte", affermando il proprio orientamento verso la critica dialettica dell'economia politica. Denunicia la contraddizione tra individuo e società come un prodotto storico della divisione di classe che si oppone alle discipline che rappresentano tale contraddizione come un dato naturale Finisce col privilegiare l'approccio speculativo sul metodo empirico.
(Simonini Sara)

Teoria critica

La teoria critica è basata sulla costruzione analitica dei fenomeni che indaga e sulla capacità di riferirli alle forze sociali che li determinano.
(Biggi Barbara)

Teoria culturologica

La caratteristica fondamentale della teoria culturologica, invece, è quella di studiare la cultura di massa individuandone gli elementi antropologici più rilevanti, e il rapporto che si instaura tra consumatore e l'oggetto di consumo.
(Simonini Sara)

Teoria culturologica

Studia la cultura di massa individuandone gli aspetti antropologici più importanti e il rapporto tra il consumatore e l'oggetto di consumo.
(Biggi Barbara)

Teoria dei cultural studies

L'interesse per i "cultural studies" è rivolto soprattutto ad analizzare una forma specifica di processo sociale, di attribuire alla cultura una dialettica che si instaura tra il sistema sociale. Tendono a specificarsi in due azioni diverse, da un lato i lavori sulla produzione dei media, dall'altro gli studi sul consumo della comunicazione di massa.
(Simonini Sara)

Teoria comunicativa

La teoria comunicativa, riguarda le comunicazioni di massa, che sono fondamentaklmente un fenomeno collettivo, il, loro significato può essre valutato solo in termini di un modello della società e non riccorrendo a un modeloo dell'azione sociale unitario. Comunicare nel senso di "trasmettere". Tale teoria comprende i seguenti modelli comunicativi:
1- Modello della teoria dell' informazione
2- Modello della teoria semiotica informazionale.
3- Modello della teoria semiotica testuale.
(Simonini Sara)

Teoria dell' informazione

E' una teoria elaborata da matematici ed ingegneri delle telecomunicazoni (come Shannon e Weaver), che si son interessati della trasmissione di segnaliindipendentemente dal loro contenuto. Il loro modello di trasmissione è persentato come un semplice processo lineare nell'ambito del quale gli autori identificano tre livelli nell'analisi della comunicazione:
- Livello A (tecnico).
- Livello B (semantico).
- Livello C (termini di direzione/comprensione da parte del ricevente).
(Simonini Sara)

Teoria dell'informazione, 1949

Si occupa della trasmissione di segnali è un modello lineare su tre livelli: tecnico, semantico, efficacia di ricezione e comprensione del ricevente.
(Biggi Barbara)

Teoria semiotica informazionale

Come afferma Umberto Eco, tale teoria mostra la sua attenzione verso la capacità diffusiva della comunicazione di massa di trasmettere aun vasto pubblico gli stessi contenuti. La linearità della trasmissione è vincolata al funzionamento dei fattori semantici, introdotti mediante il concetto di codice; cioè trasformazione da un sistema ad un altro.
(Simonini Sara)

Teoria semiotica testuale

Tale teoria definisce che: parlare di un messaggio che arriva, formulato sulla base di un dato codice, e che viene decodificato sulla base dei codici dei destinatari, costituisce una semplificazione terminologica che può indurre in errore. Infatti i destinatari ricevono insiemi testuali, commisurano i messaggi a insiemi di pratiche testuali e ricevono molti messaggi.
Il modello semiotico testuale riesce a descrivere in termini semiotici alcuni tratti strutturali specifici della comunicazione di massa. E' la relazione comunicativa che si costruisce intorno a "insiemi di pratiche testuali".
(Simonini Sara)

Teorie delle comunicazioni di massa (teoria ipodermica)

Risponde alla domanda:" Quale effetto hanno i media in una società di massa?". Teoria basata sulla propaganda e l'influenza, che può avere sulla massa intesa come alienazione dell'uomo.
(Biggi Barbara)

Teorie delle comunicazioni di massa (modello di Lasswell, 1948)

Si basa su delle domande per descrivere un atto di comunicazione:" Chi?" " Che cosa?" "Attraverso quale canale?" "A chi?" " Con quale effetto?".
(Biggi Barbara)

Teorie delle comunicazioni di massa (teoria critica)

La teoria critica è basata sulla costruzione analitica dei fenomeni che indaga e sulla capacità di riferirli alle forze sociali che li determinano.
(Biggi Barbara)

Teorie delle comunicazioni di massa (teoria culturologica)

Studia la cultura di massa individuandone gli aspetti antropologici più importanti e il rapporto tra il consumatore e l'oggetto di consumo.
(Biggi Barbara)

Teorie delle comunicazioni di massa (modello della teoria dell'informazione, 1949)

Si occupa della trasmissione di segnali è un modello lineare su tre livelli: tecnico, semantico, efficacia di ricezione e comprensione del ricevente.
(Biggi Barbara)

Teorie delle comunicazioni di massa (modello di Jakobson)

Vede la comunicazione come passaggio: da cui l'emittente invia un messaggio al destinatario strutturato secondo un codice condiviso dalle due parti.
(Biggi Barbara)

Teorie delle comunicazioni di massa (modello comunicativo semiotico informazionale)

Comunicazione sempre come passaggio dell'informazione tra due parti con l'introduzione di un codice per capire il messaggio. Quindi l'informazione non è solo trasmessa, ma anche trasformata, poiché è decodificata.
(Biggi Barbara)

Teorie delle comunicazioni di massa (modello semiotico testuale)

In tale modello non c'è solo una semplice veicolazione del messaggio, ma anche una relazione attorno ad esso. Con tale modello si individua il modo in cui un dato strutturale si trasforma in un meccanismo comunicativo.
(Biggi Barbara)

Teoria delle transizioni

(Varrà Isabella)

_propaganda (distrazione)

Serve a distrarre il popolo e a rafforzare i valori sociale fondamentali come ad esempio la passività. Scopo è di tenere gli individui isolati.
(Brigitte Schuster)

_propaganda (controllo; gatekeeper controllano le condizioni di ammissione)

L' alleanza fra le multinazionali dei media e le più grandi aziende industriali del mondo mette con la sua potenza in discussione il potere politico dei nazioni.
(Brigitte Schuster)

 

_propaganda (controllo del governo attraverso i media)

Realizzato con l' industria delle pubbliche relazioni chi si trovano nel sistema scolastico, nel mondo della cultura. Con l' aiuto delle infrastrutture di comunicazione sia i portali di accesso. Sistema di spionaggio globale, definito Echelon.
(Brigitte Schuster)

 

_propaganda (esempio dell' influenza dell' opinione del popolo degli stati uniti)

Durante la prima guerra mondiale fu trasformata una popolazione normale di spettatori.
(Brigitte Schuster)

 

_propaganda (controllo del mercato/dei aziende industriali)

Usando idee sotto segreti industriali e relazione per creazione di un nuovo tipo di potere economico chi sarà aperta a pochi megafornitori.
(Brigitte Schuster)

_propaganda (organizzazione di un "perfetto stato di propaganda")

Esiste della classe politica un gruppo che svolge un qualche ruolo nel meccanismo decisionale, il resto fa parte a la popolazione normale di spettatori.
(Brigitte Schuster)

 

_propaganda (ostacoli per il buon funzionamento della propaganda)

Ampi settori della popolazione si stanno organizzando e cercano di partecipare all' attività politica. Non si lascia più distrarre dalla televisione, ainsi delle organizzazioni si costruiscono.
(Brigitte Schuster)

 

_propaganda (controllo della democrazia come stato totalitario)

La propaganda è per la democrazia quello che il randello è per lo stato totalitario.
(Brigitte Schuster)

 

_propaganda (trovare nemici e intimidirli; strategie nella politica estera)

Fare sentire la popolazione minacciata da terroristi internazionali, narcotrafficanti, gli arabi impazziti, etc..
(Brigitte Schuster)

_propaganda (trovare nemici e intimidirli; diminuire cifre di vittime)

La stima reale dei vittime della guerra di Vietnam e stato nascosto.
(Brigitte Schuster)

 
_propaganda (esporre un solo caso per nasconderne altri della stessa tipologia; strategie nella politica estera) Caso di un ex prigioniero cubano diventa un evento sensazionale per i media, mentre il caso di quattrocentotrentadue prigionieri torturato dai americani stessi viene nascosto.
(Brigitte Schuster)
 
_propaganda (falsificare la storia; strategie nella politica estera) L' attacco è la distruzione di un paese viene giustificato dai americani con la protezione da mostruosi aggressori.
(Brigitte Schuster)
 
I persuasori occulti

(Federico Musante)

_Informazione Tradizionale critica dei media tattici all' informazione tradizionale: le argomentazioni che stanno alla base del distaccamento degli attivisti tattici dall' informazione tradizionale.
(Vatteroni Elisa)
 

_informazione

riflessione personale; Importante è aprirsi a qualsiasi informazione.
(Brigitte Schuster)

 

Informazione (campagne di)

 

 

Infowar, netwar, cyberwar

 

 

_L'informazione può essere una proprietà?

La giurisprudenza ha tutelato non a tutti gli enti, il diritto d'autore; quelli che ne sono fuori,
vanno dalle raccolte di regole allo spettacolo sportivo.
Nesi Susanna Maria
informazionecomeproprieta.htm

 

_Infotainment Neologismo di provenienza inglese che deriva dalla fusione delle parole information e intertainment (informazione ed intrattenimento). nell' infotainment più generi si mescolano, l'obbiettivo è quello di fare spettacolo all'interno dei programmi che dovrebbero essere informativi.
(Francesca Nottoli e Clemente Pestelli)

 

Controculture e nuovi media

(Adelaide Fontana)

Controinformazione (storia della)

(Vittore Baroni)